2018-03-23

«Avevamo promesso che non li avremmo lasciati soli e l’abbiamo dimostrato». Queste le prime parole del sindaco Ivonne Cosciotti, all’indomani della consegna delle chiavi degli appartamenti messi in sicurezza nello stabile di via Dante, reso inagibile la notte del 10 ottobre da una bomba posizionata con scopo intimidatorio nei confronti di un inquilino. «Ci siamo adoperati in tutti i modi per cercare di rendere il meno pesante possibile il disagio, purtroppo inevitabile, vissuto dalle 10 famiglie costrette a vivere 5 mesi fuori casa», prosegue il primo cittadino. «L’opera di ristrutturazione all’inizio sembrava molto difficoltosa, ma siamo stati pressanti e presenti e ora con grande gioia siamo riusciti a chiudere definitivamente la vicenda. Vorrei anche ringraziare le 27 persone coinvolte, che nei nostri confronti sono state comprensive. Dopo un inizio di inevitabile e ovvia tensione hanno capito lo sforzo che abbiamo profuso per risolvere la situazione il più rapidamente possibile. Certo, la speranza era di farli rientrare per Natale, ma era oggettivamente impossibile».  Ogni due settimane l’amministrazione indiceva delle riunioni di aggiornamento con le parti coinvolte, per capire a che punto fossero i lavori. «Abbiamo snellito al massimo la burocrazia per i permessi» assicura Cosciotti. «Devo dire che abbiamo fatto davvero squadra e  che c’è stata la massima collaborazione da parti di tutti, a partire dai residenti, che hanno accettato la situazione di emergenza venutasi a creare. Ringrazio anche Giuseppe Bellantoni, l’amministratore del condominio interessato dall’esplosione, che ha compreso la gravità del momento e si è adoperato insieme a noi». E il sindaco sintetizza questi cinque mesi con un messaggio finale: «Da parte nostra l’attenzione verso la città e verso le sue esigenze è altissima. E i risultati si sono visti».