2018-06-08

A fare gli imprenditori si impara da bambini. È questa l’idea lanciata dai cernuschesi Luca Foresti e Andrea Porcu che ieri, giovedì 7 giugno, hanno concluso il primo ciclo di incontri di “1mpresa”, lezioni di imprenditoria rivolte a bambini di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, organizzate presso l’Aurora Bachelet di via Buonarroti.
Un’idea che può apparire piuttosto insolita:  parlare di numeri, mercati, finanza, strategie e chi più ne ha più ne metta a ragazzini che ancora non sono alle superiori, o che vi sono appena entrati, potrebbe sembrare “una sfida persa”, dal momento che sembrano argomenti ostici persino agli adulti, figuriamoci agli adolescenti. Eppure non è andata affatto così: prima di tutto perché ogni incontro e ogni lezione, pratica o teorica che fosse, è stata cucita su misura per quell’età, ma soprattutto perché, secondo i due ideatori del progetto, «l’imprenditorialità è una caratteristica essenziale di questo secolo», dunque imparare a metterla in pratica fin da giovanissimi è essenziale. «Come nel secolo precedente la caratteristica essenziale era l’alfabetizzazione, nel nostro lo è essere imprenditori» ha commentato Foresti. «Che significa riuscire a fare cose in scarsità di tempo, denaro, eccetera, ma riuscendo a farle. E i bambini a questa sfida hanno risposto in modo incredibile, mettendosi in gioco con tanta creatività e molte meno paure di quelle che possono avere gli adulti, sia per l’età sia perché sono ancora in un contesto di gioco e apprendimento che li tutela dai veri rischi dell’essere imprenditori». Dunque, dal 9 aprile, per 10 incontri, i 25 alunni iscritti si sono cimentati in questa impresa, appunto: un progetto denominato “1mpresa” scritto volutamente con il numero 1, a indicare che si tratta del primo corso di questo tipo per ragazzi e ragazze minorenni. L’idea è venuta a Foresti e Porcu, entrambi cernuschesi ed entrambi con lunghe esperienze nel mondo della finanza e della consulenza aziendale, che li hanno portati oggi a ricoprire i ruoli di amministratore delegato presso il Centro Medico Sant’Agostino di Milano il primo, e quello di direttore generale della Talent Garden, sempre di Milano, il secondo.
I 10 incontri si sono divisi in 5 lezioni teoriche e 5 pratiche. In quelle pratiche si è parlato di persone, mercato, finanza, etica e strumenti, mentre in quelle pratiche ognuno dei partecipanti ha dovuto avanzare una propria proposta imprenditoriale al gruppo: i giovani, cioè, proprio come succede nella realtà, sono stati “buttati sul campo”. In una seconda fase, i 25 alunni hanno dovuto votare le altrettante proposte, scegliendone 4 che sono diventate i progetti su cui hanno lavorato divisi in gruppi, a capo dei quali, proprio con la nomina di amministratori delegati, c’erano i ragazzi che avevano avuto l’idea considerata vincente. «Da qui in avanti i ragazzi si sono comportati come se stessero gestendo delle vere aziende» ha proseguito Foresti. «Hanno dovuto, quindi, confrontarsi con il mercato del lavoro, selezionando le risorse dal gruppo, pensare a investimenti da fare, confrontarsi con guadagni e perdite, e così via. Hanno cioè simulato tutto quello che succede realmente in un’azienda».
Come ultimo passaggio, è toccato ai genitori intervenire, votando tra le quattro l’idea vincente, in un incontro che ha decretato la fine del corso. «È stato davvero un grandissimo successo» ha continuato Foresti. «I ragazzi, che in molti casi inizialmente sono stati spinti dai genitori a partecipare, sono stati entusiasti. Il passaparola è stato più che positivo, tanto che abbiamo già raccolto iscrizioni per un nuovo corso che si svolgerà a settembre».
Ma non è tutto: i due ideatori del progetto hanno un grande sogno, ovvero che “1mpresa” diventi un fenomeno nazionale. «Stiamo organizzando dei master per i docenti, ovvero vorremmo creare formatori che possano portare il progetto in tutta Italia» ha concluso Foresti. «L’obiettivo è quello che più ragazzi possibile possano beneficiare di questo corso, in modo da preparare le basi oggi per essere gli imprenditori di domani».
Eleonora D’Errico