2018-07-06

Una storia impostata sui valori della comunità e del rispetto dei cittadini. Parliamo di Christian De Gennaro, giovane imprenditore segratese, che da 15 anni si mette a disposizione della sua città garantendo ottimi servizi e affrontando ogni sfida con la massima determinazione, come quella che l’ha portato a investire a San Felice. Da sempre molto attivo nel campo della ristorazione e dei locali serali, Christian ha iniziato nel 2000 a Piacenza aprendo il suo primo bar insieme alla madre. «Un’esperienza lunghissima, terminata solo nel 2012», racconta il manager. «Dopodiché sono arrivato a Segrate centro dove per 4 anni sono stato il proprietario, insieme al mio vecchio socio, del Caffè 22, luogo di ritrovo per moltissimi ragazzi della zona. Nel frattempo, a causa di un’ordinanza che mi impediva di restare aperto oltre le 22 in un luogo ad alta densità abitativa, ho aperto un’altra attività presso l’outlet Village, e lì le cose sono cambiate». In questo modo Christian ha potuto dedicarsi all’organizzazione di fantasiose serate a tema che hanno da subito riscosso un enorme successo. «Eventi e musica sono state le parole più usate in quel periodo», spiega l’imprenditore. «Abbiamo organizzato iniziative a tema ispirandoci al cinema e agli artisti musicali più conosciuti, e invitando anche tantissime band a suonare, come i Poco Di Buono che in zona sono molto conosciuti. Creare serate per centinaia di persone è sempre molto soddisfacente». Ma non solo caffetterie e cocktail bar. Christian ha anche accumulato molta esperienza con i ristoranti e la sua avventura manageriale al Dademat di Segrate ne è la prova. «Ho aperto quella realtà insieme a un socio da cui poi mi sono allontanato per delle fisiologiche divergenze amministrative. Il fatto di essere nato e cresciuto in questa zona mi ha sempre aiutato a portare tanti clienti nei miei locali». E siamo arrivati alla tappa di San Felice, quartiere sotto certi aspetti ostico per chi abbia voglia di investirci. «È stata da subito una sfida che mi ha stimolato moltissimo», dichiara il segratese doc. «Si diceva che il locale andasse male e che San Felice fosse un posto difficile per fare impresa, cosa che, a distanza di più di un anno, posso tranquillamente smentire. Con l’educazione e la gentilezza si può arrivare dappertutto». A questo punto arriva il grande salto e la decisione addirittura di raddoppiare: il Garage Beer del centro commerciale, a due passi da quello che è stato il suo primo bar a San Felice. «L’idea è quella di creare un posto più adatto a una clientela un po’ più matura, ricercata ma non di nicchia, non siamo così pretenziosi. Abbiamo voluto un ambiente lontano dal clamore dei giovanissimi che, giustamente, durante il weekend affollano le strade del rione. Credo che siamo su un’ottima strada per raggiungere il nostro obiettivo». Pizza alta al tagliere, svariate tipologie di birra alla spina, aperitivi sfarzosi e musica, tantissima musica. Il Garage Beer può essere considerata l’ennesima sfida vinta da Christian, che ha voluto inaugurare il locale con tre weekend di feste e concerti. «Abbiamo ospitato una serata latina, i ThanEva, l’evento Coyote Ugly, i pirotecnici Alt@moda e stasera (venerdì 6 luglio, ndr) avremo gli Zero Deviazioni, tribute band di Vasco conosciuta in tutta Italia. Inoltre abbiamo avuto gli stand di Barbiere con stile e del centro estetico Elisir Daily Spa di Brugherio, oltre a una fantastica performance calligrafica di Miriam Pracchi, bravissima artista di San Bovio. Insomma, è stato un lancio stancante, molto impegnativo ma anche tanto soddisfacente», sorride Christian. «Per fortuna posso contare su uno staff fantastico composto da ragazzi davvero attenti e responsabili, oltre che esperti nel loro mestiere. La sinergia che si sta creando tra i due locali è molto importante e lo sarà ancora di più quando a settembre il Garage Beer sarà del tutto avviato. Il mio lavoro mi piace molto e per il momento non posso chiedere di meglio, tranne forse un po’ più di tempo per la mia famiglia, ma sono sicuro che nei prossimi mesi le cose miglioreranno sempre di più e riuscirò a dedicarmi a lei come desidero”.
Mattia Rigodanza