2020-07-13

Tra crisi sanitaria, lockdown, polemiche politiche e stravolgimenti all’interno della giunta comunale, Peschiera Borromeo ha passato mesi piuttosto turbolenti. Ne abbiamo parlato con Franca Costa, che dal 19 giugno scorso ricopre il ruolo di assessore con deleghe al Bilancio, Entrate e Tributi, Commercio e Attività Produttive, Politiche del Lavoro e Pari Opportunità. 

Negli ultimi mesi sono cambiate tante cose, lei come ha vissuto queste situazioni?

“Sicuramente l’emergenza sanitaria ha catalizzato molti dei nostri sforzi. Personalmente, avendo già la delega al Commercio come consigliere comunale, ho da subito seguito quella partita, mettendo sul piatto diverse iniziative. Abbiamo cercato di mantenere vivi i rapporti tra commercianti e istituzioni, ma anche tra negozianti e cittadini, caldeggiando la vendita a domicilio per chi poteva tenere aperto e raddoppiando il numero dei tavolini all’esterno delle attività senza dover pagare una maggiorazione della Tosap. All’interno delle attività abbiamo gestito i beni vendibili in modo scientifico e capillare, facendo in modo di avviare una ripresa graduale ma efficace. Poi abbiamo lavorato sulla contingenza, coprendo sia privati che commercianti nella distribuzione dei dispositivi di sicurezza. Come amministrazione, invece, abbiamo deciso di non portare aumenti sull’Imu ed è stata procrastinata la scadenza per pagare la Tari, che purtroppo non si può eliminare. Diciamo che il nostro obiettivo era fare da collettore tra tutte le parti sociali che stavano vivendo una grossa difficoltà e che avevano bisogni diversi. Direi che ce la siamo cavata bene, soprattutto perché abbiamo tenuto ottimi contatti operativi tra di noi”. 

Dentro quel “noi” include anche l’ormai ex assessore Orazio D’Andrea?

“Certamente. In questi mesi abbiamo lavorato a strettissimo contatto instaurando una buona sinergia”. 

E ora che è uscito dalla vostra squadra come sono i rapporti?

“Diciamo che non ci aspettavamo le sue dimissioni. Sono arrivate come un fulmine a ciel sereno. Lui non aveva palesato niente e ancora non ha voluto condividere di persona i motivi della sua drastica scelta. Personalmente non sono ancora riuscita ancora a parlargli e questo mi dispiace molto. Spero che dopo l’estate lui abbia voglia di confrontarsi con noi, anche perché durante il lockdown, come dicevo, si era consolidato un bel rapporto lavorativo”. 

Con la carica al Bilancio si è presa sulle spalle una bella responsabilità. Che situazione ha ereditato?

“Lavorando con Orazio ho potuto constatare la precisione con cui sono stati tenuti i conti negli ultimi anni. Ancora non ho fatto una prima scansione, perché ho focalizzato le mie energie sul supporto a commercianti, aziende e cittadini in difficoltà a causa della pandemia. Però posso dire che tutte le risorse a nostra disposizione le abbiamo impiegate e tutto ciò a cui si poteva rinunciare l’abbiamo indirizzato su commercianti, famiglie e scuole”.

Come mai la delega alle Farmacie Comunali non è rientrata nel suo pacchetto, ma è passata all’assessore Parisotto?

“Ci sembrava una scelta logica, in quanto le Farmacie Comunali rientrano nei servizi alla persona e quindi nel suo ambito operativo”.

Vi siete quindi spartiti le deleghe in modo più specifico?

“Esatto. Io mi concentrerò di più sul lavoro e la produzione, come testimonia il progetto Agorà che abbiamo appena lanciato”.

Ne abbiamo scritto anche noi, ma vuole spendere due parole in più?

“Parliamo di una vera e propria piazza virtuale. Ci avevamo già ragionato anni fa, quando abbiamo organizzato un corso per insegnare ai commercianti a promuoversi in rete. Ora abbiamo fatto lo step successivo, creando uno spazio web in cui i negozianti, una volta iscritti, possono gestire in autonomia la loro immagine promuovendo attività e novità. Un po’ il ruolo che ha la pagina Peshiera Eventi per le associazioni. È molto difficile riunire in uno spazio fisico tutti i commercianti sparsi sul territorio, quindi abbiamo pensato a questa piazza virtuale. Per ora il riscontro è molto positivo e speriamo di raggiungere tutti al più presto”.

Avete altro che bolle in pentola per il futuro?

“Dobbiamo mettere in campo tutte le forze possibili per non dimenticare i commercianti che stanno ancora pagando questa crisi, soprattutto perché sono stati molto disponibili durante il lockdown e si sono messi a disposizione di tutta la cittadinanza. Cercheremo di mettere in campo diversi strumenti e canali. È vero, in alcuni settori, come la ristorazione, c’è già aria di ripresa, ma dobbiamo usare tutte le cautele del caso. Nel pratico stiamo confezionando un bando, che uscirà indicativamente a fine mese, affinché le persone interessate possano ricevere piccoli contributi per compensare i costi della riapertura, ovvero quelli che riguardano sanificazione e dispositivi di protezione individuale. Inoltre, stiamo organizzando con Afol Metropolitana la nuova fiera del lavoro presso l’hotel NH, che in passato ha riscosso grande successo”.

Mattia Rigodanza