2020-09-21

Il sindaco Caterina Molinari non ci sta e rimanda al mittente Peschiera Bene Comune tutte le motivazioni che la lista civica ha reso note per spiegare la sua uscita dalla maggioranza. “Prendo atto della decisione presa dai consiglieri Carmen Di Matteo e Dario Balsamo, ma chiarisco che l’accusa mosse alla mia amministrazione di poca apertura al confronto nei loro confronti è inconsistente” ribatte Molinari. “Da 4 anni, una volta alla settimana ci riuniamo con in consiglieri della maggioranza e l’ordine del giorno è stabilito dai due capigruppo, Giancarlo Capriglia e proprio Carmen Di Matteo e noi come giunta non abbiamo mai messo voce. Se non si è discusso qualcosa evidentemente è perché non hanno voluto metterlo sul tavolo. Parlano di confronto come processo fondamentale per un corretto funzionamento del rapporto, ma se ne accorgono dopo 4 anni che mancherebbe? Lo trovo molto strano”. A questo punto viene inevitabile domandare al sindaco un suo giudizio su come mai Peschiera Bene Comune abbia deciso di uscire dalla maggioranza a meno di un anno dalle nuove amministrative e la risposta è, ancora una volta, al vetriolo: “Posso solo dire che trovo strano due cose riguardo a questa tempistica. La prima è che coincide con il fatto che ho ufficializzato che non mi ricandiderò più e quindi, con molta probabilità, li ho spiazzati riguardo a un loro progetto politico che stavano portando avanti. Non è un segreto che i rappresentanti di Peschiera Bene Comune hanno aderito da tempo al movimento nazionale Italia in Comune. Evidentemente la mia decisione li sta obbligando a velocizzare la necessità di inserire Italia in Comune nel panorama politico locale. La seconda considerazione è legata al Pgt nel pieno del suo iter amministrativo, pronto per essere presentato dopo essere stato sul tavolo di discussione di entrambe le liste che, ormai, componevano la maggioranza. Parliamo di un Pgt coraggioso che va ad azzerare tutti i diritti edificatori in vigore, 130mila mq. su aree agricole previsti dal precedente piano del 2012, con il preciso obiettivo di proteggere la nostra città; un Pgt che non strizza l’occhio ai costruttori senza prima ragionale sui servizi e sulle eventuale ricadute sulle future generazioni; un Pgt che attua alla lettera il concetto di consumo di suolo zero. Siamo davanti a una scelta coraggiosa e difficile che evidentemente qualcuno è pronto a rinnegare. E mi auguro che non lo voglia fare per tornare a un vecchio modo di fare urbanistica a Peschiera Borromeo e che non ci siano già altri accordi con forze politiche che ragionano in quella direzione”. Altro aspetto che il sindaco affronta è la proposta di Peschiera Bene Comune di “proseguire responsabilmente questo cammino, onorando l'impegno preso con i cittadini fino al termine del mandato”. Una proposta che proprio non può accettare: “Uscire dalla maggioranza, ma poi portare avanti un programma già stabilito è incomprensibile. È lo stesso ragionamento che ha fatto il presidente del consiglio comunale, Isabella Rosso, quando è passata al gruppo misto e che non possiamo accettare. Se si vuole portare avanti il programma con cui abbiamo vinto le elezioni lo si fa rimanendo in maggioranza e non dai banchi dell’opposizione”. Ultimo nodo da sciogliere, a questo punto, è capire se Molinari, preso atto di questa rottura, preveda di dare le dimissioni da sindaco o meno: “Vediamo. Mentre la scelta di non ricandidarmi esclusivamente per motivi personali, è mia personale e non devo discuterla con nessuno, in questo caso è necessaria una condivisione con gli altri componenti della maggioranza. Nei prossimi giorni potrò dare una risposta precisa”.