2021-01-29

Continuano le indiscrezioni riguardanti le forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative. Questa volta a parlare è Giancarlo Capriglia, già consigliere comunale e capogruppo di Peschiera Riparte, lista che ha guidato la coalizione di maggioranza lungo tutto il mandato che sta per concludersi e che si ripresenta con un nuovo logo che racchiude tutti i punti del programma che sta preparando.

Veniamo subito al sodo: Peschiera Riparte correrà da sola o è in cerca di alleati?

“Noi abbiamo mantenuto il dialogo aperto con tutti. A oggi, però, gli unici con cui abbiamo registrato un confronto costruttivo sono i rappresentanti di Azione, il partito che a livello nazionale è guidato da Carlo Calenda e che, nonostante abbia una connotazione partitica, a livello locale si caratterizza come fosse una lista civica”.

Ma si tratta di un semplice piano di confronto o c’è già qualcosa di più concreto?

Parliamo di un dialogo che, ormai, dura da un po’, qualcosa di più di un confronto preliminare”.

Mi sembra di capire, quindi, che per voi l’esperienza civica a Peschiera non è finita, nonostante i partiti siano tornati alla carica…

“Assolutamente no. L’esperienza civica deve continuare e ripartire da alcuni punti fermi: l’esperienza accumulata negli ultimi anni, una squadra di persone che conosce molto meglio il territorio e i suoi bisogni rispetto a 4 anni fa e, perché no, anche dagli errori commessi che ci hanno fatto crescere in quanto a nozioni e assunzioni di responsabilità. Tutte le amministrazioni riscontrano dei problemi durante i loro mandati, ma nonostante questo credo che il nostro sia stato un buon percorso, considerando il fatto che, mentre le altre forze politiche erano in costante campagna elettorale, noi pensavamo a governare”.

In questa nuova, eventuale, esperienza civica mancherà Peschiera Bene Comune. O no?

“A parte la reazione a caldo dovuta allo strappo improvviso, noi non abbiamo più sollevato alcuna polemica nei loro confronti. Per ricucire bisogna volerlo in due e loro, al momento, non danno segnali positivi in questo senso”.

E cosa avete da dire sull’unico nome per ora certo, quello di Marco Malinverno?

“Ormai non mi stupisce più nulla. La candidatura di Malinverno è un ritorno al passato che noi scongiuriamo e la composizione estremamente eterogenea delle forze che lo appoggiano pensiamo sai solo il tentativo di creare un minestrone che possa attirare voti senza, però, garantire stabilità politica”.

E i vostri nomi per il candidato sindaco quali sono? C’è qualche possibilità di rivedere Caterina Molinari?

“La sua posizione l’ha ribadita diverse volte e, per quanto mi dispiaccia, è netta. Per il resto manteniamo il massimo riserbo”.

Un nome papabile potrebbe essere quello di Antonella Parisotto?

“No comment, preferiamo concentrarci nell’allargare la nostra base politica e nel comporre un programma valido e concreto”.

Immagino che il nuovo logo voglia proprio simboleggiare i punti cardine di questo programma…

“Esatto. Peschiera Ri-parte2, un semplice gioco di parole per dare continuità a ciò che abbiamo fatto fino a ora. Smart city, sostenibilità, viabilità: queste a altre saranno le parole d’ordine. Guardiamo al futuro continuando il percorso che mira a declinare gli obiettivi di Agenda 2030 a livello locale, come già sintetizzato nel bilancio sociale”. 

Mattia Rigodanza