2017-04-07

Il peschierese Lorenzo Bassotti con il suo progetto Be_recycled è riuscito a cambiare vita restituendo dignità nuova ad oggetti di un’altra epoca dimenticati dalla società moderna. Dopo essere rimasto disoccupato, un anno fa, Lorenzo si è reso conto di aver bisogno di ritagliarsi del tempo per sé e per le sue passioni e, pur non avendo competenze tecniche professionali, ha cominciato a lavorare il legno e a girare per aste, fiere e mercatini alla ricerca di vecchi utensili. Una volta trovato quello che stava cercando, ha deciso di rivitalizzare questi oggetti trasformandoli in splendide lampade, e il risultato è a dir poco affascinante. «È nato tutto all’improvviso, quando ho deciso di reinventare la mia vita dando più spazio alle mie vere passioni», spiega il giovane abitante di San Bovio. «Avevo qualche nozione di elettricismo, ma la maggior parte delle competenze le ho assunte mettendo le mani su lampadine e fili di rame». In realtà il lavoro è molto semplice e basilare: gli oggetti vintage vengono restaurati e fungono poi da supporto a lampadine di ogni forma e dimensione. «Ho imparato a guardare questi arnesi da un altro punto di vista, trascendendo la loro vera utilità, e rendendoli perfetti per portare luce in ambienti aperti o chiusi», commenta Bassotti. Girando per la bottega storica Lagori, in centro a Milano, dove ha esposto recentemente le sue opere di arredamento, si possono ammirare cose come una vecchia bottiglia per il seltz in vetro, manichini, maschere antigas, vecchissimi bruciatori, macchine fotografiche, stufe e perfino una pistola che una volta si usava per spargere pesticidi, tutti rigorosamente trasformati in bellissime lampade. «La maggior parte delle cose ha più di sessant’anni, ogni oggetto ha la sua storia da raccontare ed è stato acquistato in modi e posti diversi: ho scoperto per esempio che in Olanda sono pieni di vecchie cassette con le quali una volta si trasportavano bibite come la Pepsi e sono riuscito ad aggiudicarmene alcune». Un lavoro carico d’arte, dunque, e predisposto a una continua evoluzione. «Sono partito trasformando un bruciatore che agli occhi dei più risulterebbe completamente inutile ed obsoleto, e sono arrivato ad occuparmi di oggetti più grandi come fari da soffitto», prosegue il peschierese. «Sto provando anche ad usare articoli sportivi, come palline da tennis o cerchi da bici, e i risultati sono più che soddisfacenti. Uno degli aspetti più belli di questa attività è sicuramente il fatto che può evolversi in tante direzioni. Mi piacerebbe infatti anche lavorare di più con la ceramica, come sto già facendo, il problema è che non conducendo elettricità devo prima riverniciare tutti gli oggetti». Lorenzo ci spiega che tutto può tornare a rivivere, dai vecchi preti per scaldare i letti nei primi del Novecento alle forme per cappelli e scarpe: ogni pezzo è unico e ogni lampada è molto versatile e può essere appesa o appoggiata al pavimento. L’artista Bassotti, perché di arte parliamo, si è messo in gioco in tutto e per tutto, e spera che il suo talento possa essere la base di una vera e propria attività commerciale. «È raro che io riesca a produrre qualcosa da materiale di scarto trovato in cantine, soffitte o quant’altro. Il più delle volte compro su internet, il che comporta costi piuttosto alti, ma per fortuna sono già riuscito a vendere molti pezzi e altri me li hanno chiesti in affitto per feste a tema. Qualcosa si muove, e la cosa mi dà grande soddisfazione», racconta Lorenzo. Le sue opere si possono trovare anche in diversi negozi e ristoranti in giro per Milano, come al Kitchen in via Nera o alla Voliera in Porta Romana, e sono anche previste altre esposizioni nell’ambito del fuori salone. «Ho deciso di rimanere fuori dalla mondanità, ma organizzerò comunque delle mostre in cui esporrò delle lampade che alcuni professionisti mi hanno confidato essere più da galleria che da fiera, come la maschera anti gas». Nel frattempo chi fosse interessato alle sue creazioni può visitare il sito etsy.com. Con i suoi 150 pezzi unici Lorenzo Bassotti ha messo le basi per un futuro davvero creativo, e con le sue lampade, nate da arredi di vecchie barche o antichi utensili da fattoria, porterà sicuramente la luce in moltissime case.
Mattia Rigodanza