2017-07-07

Nonostante la difficile situazione economica che tutti i Comuni d’Italia stanno vivendo negli ultimi anni, la struttura commerciale di Segrate prova a reagire grazie al coraggio di singoli negozianti e imprenditori. Alcune nuove attività, infatti, hanno aperto i battenti: molti sono esercizi che il territorio ha già visto e del quale la maggior parte dei cittadini ha già usufruito, ma alcuni invece possono considerarsi scommesse o nuove idee volte a portare aria fresca nella vita di chi vive il territorio. Un bell’esempio di attività pioneristica per la zona è rappresentato dall’OdStore, inaugurato da una decina di giorni al centro commerciale di via Cassanese 77. Si tratta di un negozio specializzato in produzione e vendita di articoli alimentari dolciari e salati, ma all’interno del quale è possibile rifornirsi dei prodotti confezionati più popolari tra le famiglie italiane. «Proponiamo ogni giorno merce fresca e con un ottimo rapporto qualità prezzo», spiega Diego Pumpo, responsabile del negozio. «Facciamo parte di una grande azienda che conta filiali anche a Bergamo, a Brescia e a Milano, proprio dietro il duomo. Abbiamo appena aperto quindi qualche difficoltà la stiamo trovando, ma con un po’ di tempo e con la giusta promozione siamo sicuri che riusciremo a farci conoscere e apprezzare da tutti i segratesi e non solo». Tra le altre prelibatezze l’OdStore si occupa anche di torte su commissione e di dolci per cerimonie. Qualcosa che in zona mancava dunque e che, stando aperto ogni giorno con orario continuato, diventerà presto un punto saldo per l’economia del territorio, anche vista l’esperienza ventennale del personale. Sempre su via Cassanese, al numero 184, troviamo un’attività anch’essa destinata a perdurare, un po’ per la sua unicità e un po’ anche per l’aria giovane e fresca che porta nella zona. Stiamo parlando del Black Marlin tattoo studio di Fabio Anelli, in arte Fabio Funky, giovane di Rovagnasco classe 1989, che ha fatto della sua passione per i disegni e per i tatuaggi la sua professione. «Ho sempre avuto la passione per i disegni e per i graffiti» racconta Fabio. «Circa tre anni fa ho iniziato a tatuare: all’inizio lavoravo solo con amici stretti che ricevevo a casa mia, poi ho visto che il mio stile piaceva e che avrei potuto farlo diventare un business, e così mi sono buttato». In effetti basta dare un’occhiata ai lavori esposti nel suo studio per captarne l’originalità e la creatività. Se poi uniamo la straordinaria bravura del giovane tatuatore al fatto che in zona non esistono altre realtà di questo tipo, ecco che otteniamo un successo quanto meno inevitabile. «Non ho fretta di crescere, per ora mi basta fare quello che mi piace e farlo vicino a casa mia in mezzo alla gente col quale sono cresciuto. E poi è già stata una grande soddisfazione arrivare ad aprire un’attività mia». Le aspettative sono alte, soprattutto dato il suo talento lampante. Nonostante questo bisogna però fare i conti con la concorrenza che a Milano in questo settore è molto alta, ma Fabio non si dice preoccupato, anche perché più sono le attività di un certo tipo più è facile che risalti solo chi è veramente bravo. Spingendosi poi verso San Felice, il cui centro commerciale è un perfetto esempio di come sia facile vedere tramontare esercizi commerciali per poi nascere di nuovi nell’arco di brevissimo tempo, la situazione cambia leggermente. Negli ultimi anni, infatti, molti negozianti si sono spesso lamentati di come il quartiere sia usato solo come dormitorio da parte di chi vi abita, senza essere mai sfruttato realmente del tutto. Non è questo il caso di Pizza Doc, negozio appena aperto sotto i portici dal pizzaiolo Giacinto Schiavone e sua moglie Guendalina Nuzzolesi, ormai veterani nell’ambiente con ben 25 anni di attività alle spalle e otto negozi avviati. «Noi abitiamo nel quartiere da vent’anni ormai, e visti i lavori di profonda riqualificazione che sono stati fatti negli ultimi anni in tutto il rione, abbiamo pensato di tornare a lavorare a San Felice e di goderci di più la vita di questo splendido angolo della periferia milanese», dichiara Schiavone. «Io sono sì un pizzaiolo, ma anche un commerciante in questo tipo di negozi, avendone aperti e venduti ben otto in 25 anni. Questa volta però speriamo proprio di stabilirci definitivamente qua, e di fornire agli altri abitanti un servizio che è mancato per troppo tempo». Non si può dar torto al pizzaiolo sanfelicino quando sostiene che nel loro settore non si può prendere in giro nessuno: il prodotto o è buono, e quindi fatto con ingredienti selezionati e di qualità, o non lo è, e per quanto riguarda il loro caso il risultato è davvero fantastico. Con più di trenta ricette nel loro repertorio e la professionalità che ne contraddistingue sia la produzione che il servizio, Pizza Doc sta già riscuotendo grande successo soprattutto tra i più giovani, che spesso approfittano della vicinanza con la scuola per fare un delizioso spuntino. «Quello che da sempre ci permette di lavorare con determinazione e in piena sinergia è senza dubbio la passione, cosa che vorremmo trasmettere anche a tutti i nostri clienti di San Felice», conclude Schiavone. Un altro discorso bisogna farlo parlando di Felice Caffè, bottega situata sempre al centro commerciale del quartiere che vende macchine per caffè e capsule. Dennis, il titolare e attuale proprietario già nel settore da tempo, ha deciso di rilevare un’attività che stava fallendo, sfruttando le sue conoscenze e cercando di crescere nella zona facendo leva sui suoi prezzi che sono decisamente più bassi della concorrenza. «Aprire un’attività del genere qui è stato un grosso rischio, soprattutto per l’alto affitto e perché a mio parere la maggior parte dei sanfelicini non sfrutta a dovere le imprese locali», sostiene il titolare. «Ho mantenuto i miei contatti a Milano in modo da portare avanti un esercizio parallelo almeno per il primo periodo. Conto di crescere ovviamente, ma la strada è sicuramente in salita». Insomma, tra alti e bassi il commercio a Segrate a quanto pare si può comunque definire vivo e non privo di spunti interessanti e creativi.
Mattia Rigodanza