2017-11-10

«Dovrebbero essere loro a riflettere e dare delle risposte ai peschieresi, non certo io». A parlare è il sindaco Caterina Molinari che ha deciso di replicare alle accuse di immobilismo e di cavalcare i gossip invece che governare, arrivatele dal Pd. «Il mio pensiero non cambia, non devo certo io fare un passo indietro, neppure alla luce dello scarceramento di Antonino Lugarà, l’imprenditore intercettato mentre al telefono ragionava sul futuro di Peschiera con Silvio Chiapella, iscritto al Pd. Chiapella che, per sua stessa ammissione, era molto attivo in Comune durante l’era Zambon, nonostante non avesse alcun incarico ufficiale, ammettendo, di fatto, quanto dicevamo da tempo». Per quanto riguarda l’accusa di fare gossip invece di amministrare, ecco, nello specifico, cosa dice: «Nessun gossip, mi sono limitata a commentare un dato di fatto, cioé che un esponente del Pd parlava di Peschiera con una persona avvicinata dagli inquirenti alla ‘ndrangheta, senza che quest’ultima avesse un qualche collegamento con la nostra città che ne giustificasse l’interesse. E su questo particolare non ho ancora letto una riflessione del Pd, nè tantomeno di Zambon». Insomma, respinte al mittente tutte le accuse: «Il Pd prima di guardare in casa nostra lo faccia al suo interno. Hanno impoverito la sezione locale in maniera fin troppo evidente. Facciano una bella autoanalisi». E sull’accusa di non prendere iniziative amministrative? «Stiamo facendo cose che dovevano essere eseguite in passato. Se ognuno avesse fatto il proprio compito anche il nostro sarebbe meno gravoso. Il degrado della città c’è stato lasciato in eredità e il nostro impegno per porvi riparo è evidente. Dobbiamo sistemare 57 km di strade, il doppio di marciapiedi, 15 di ciclabili, senza considerare la messa in sicurezza dei parchi gioco abbandonati a loro stessi o i lavori di riqualificazione che abbiamo dovuto approntate negli istituti scolastici. Inoltre a breve partirà il Consultorio che a Peschiera manca dal 2013. C’è una campagna di disinformazione sulla riduzione dell’offerta dei servizi Asl. Abbiamo iniziato a governare trovandoci davanti a una riforma sanitaria regionale dove non potevamo più fare nulla. Quando c’era la possibilità di incidervi perché il centrodestra e il centrosinistra non hanno fatto nulla?». Accuse di immobilismo arrivano anche per quanto riguarda gli impianti sportivi... «Stiamo cercando di chiudere la vicenda di Linate, tra fallimenti e ritardi non dipendenti da noi. In questo momento prima di pensare al Peschierello, che ricordiamo è chiuso dal 2013, e a quel tempo non eravamo certo noi al governo della città, vogliamo sistemare definitivamente l’impianto di Linate. Dobbiamo ragionare per priorità, calcolando che amministreremo per 5 anni».