2018-05-11

Assessore alla Cultura del Comune di Segrate, ma anche scienziato che si occupa di diagnostica e conservazione di beni culturali. E proprio in questa duplice veste, martedì pomeriggio, Gianluca Poldi si è recato alla chiesetta di Sant’Ambrogio, a Redecesio, per eseguire una prima analisi non invasiva della pala d’altare, dipinta nei primi anni del 1600 da Enea Salmeggia, importante pittore rinascimentale di origini bergamasche. «Era da tempo che mi ero ripromesso di osservare con maggiore professionalità la tela, più che altro sui pigmenti» spiega Poldi, «e devo dire che la situazione mi pare piuttoso seria, anche se non mi pare ci siano cadute di colore. Ho però notato dei ritocchi alterati e un restauro disomogeneo. Senza dubbio necessita da troppo tempo di una pulitura accurata, i problemi conservativi sono molteplici». Poldi ha immediatamente telefonato alla Soprintendenza per informarla di quanto ha appurato e per avvisare che serviranno esami non invasivi più approfonditi. «L’analisi che faremo ha essenzialmente due scopi: primo verificare lo stato di salute dell’opera; il secondo studiare a fondo la tecnica dell’artista». Per effettuarla, Poldi ha pensato di chiedere aiuto al Centro arti visive dell’università di Bergamo, con cui collabora, e all’università di Urbino per dei prelievi di restauro. «Una volta che avremo chiara la situazione potremo fare un preventivo per il restauro» conclude l’assessore scienziato, «e a quel punto cercheremo qualche sponsor che voglia collaborare. È un dipinto di grande valore per Segrate, non possiamo abbandonarlo».