2019-03-01

Un luogo dedicato a “Donne e uomini che con le loro azioni si sono opposti ai genocidi del XX secolo”. Mercoledì mattina, alla presenza delle istituzioni, ma soprattutto dei ragazzi della scuola media Iqbal Masih e dell’Istituto superiore Machiavelli, è stato inaugurato a Pioltello, in via Rieti, il Parco dei Giusti. «I giusti non sono stati per forza degli eroi, ma delle persone che hanno avuto il coraggio di fare scelte controcorrente, spesso anche rischiando la loro vita» ha commentato il sindaco Ivonne Cosciotti, che ha introdotto la cerimonia. «Nella società di oggi, più che mai, abbiamo il dovere di riscoprire il significato di questa parola per comprendere quale sia l’atto di coraggio, anche piccolo, che a ognuno di noi viene richiesto». All’evento ha preso parte anche Gabriele Nissim, giornalista e intellettuale milanese di origine ebraica, promotore della Giornata europea dei giusti e fondatore dell’associazione Gariwo, che insieme al primo cittadino ha scoperto la targa, mentre don Roberto ha benedetto il nuovo luogo. «Chi sono i giusti? Si parla della sensibilità di ogni essere umano nell’assumersi le proprie responsabilità nel proprio tempo. Abbiamo sempre la libertà di scegliere, di decidere da che parte stare», ha commentato Nissim, che poche ore prima dell’intitolazione, al liceo Machiavelli, ha riflettuto insieme agli studenti sul significato dell’essere giusti. E proprio i ragazzi sono stati i veri protagonisti della seconda parte dell’evento, leggendo ai presenti il lavoro fatto in classe, analizzando il senso di questa parola. «Stamattina mi sono davvero commossa» ha commentato a fine evento il sindaco. «Vedere tanti giovani dibattere sul tema mi ha dato una grande fiducia nel futuro. I ragazzi del liceo, con le loro valutazioni filosofiche sul come si può dare al mondo il proprio contributo, e i ragazzi delle medie con i loro acrostici (componimento poetico in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase, ndr), che ci hanno testimoniato la forza della creatività e della verità. Sono stata fiera dei miei giovani cittadini».
Eleonora D’Errico