2019-11-15

La decisione di Forza Italia di non accettare a priori la candidatura a sindaco di un esponente della Lega, ufficializzando l’intenzione di mettere sul tavolo anche un suo nome, ha inevitabilmente destabilizzato il centrodestra. Per quanto le parti si affrettino a dichiarare che si sia davanti a normale dialettica, è chiaro che gli esponenti del Carroccio non l’hanno presa bene.
Tuttavia, in queste ultime ore a tenere banco è sicuramente quanto sta accadendo nel centrosinistra. Già, perché è proprio notizia dell’ultima ora la nascita in città di una sezione di Italia Viva, il  neo partito fondato da Matteo Renzi. I referenti sono Livia Achilli, consigliere comunale di Segrate Nostra, che ha già fatto sapere che questo nuovo incarico non modificherà il suo impegno nei confronti della lista civica, e Paolo Federici, che non ha rinnovato la tessera del Pd. Un’alleanza, dunque, trasversale, che va a toccare entrambe le forze dell’attuale coalizione di maggioranza. “Italia Viva è accanto al sindaco Paolo Micheli, di cui apprezza il lavoro fatto” si legge in un comunicato. Per saperne di più si dovrà, però, attendere il 27 novembre, alle 19, quando al Bar Centro Parco i referenti presenteranno il programma del neo partito.
E ora pare normale chiedersi cosa accadrà nel centrosinistra. Partendo dalle riflessioni del sindaco Paolo Micheli, da sempre simpatizzante di Renzi. «Mi fa piacere che a Segrate nasca Italia Viva. Le persone che la rappresentano sono di valore e sono certo che porteranno un contributo importante per la nostra città. Per quanto mi riguarda, confermo che non prenderò alcuna tessera e ribadisco che voglio rimanere il sindaco di tutti. Qualcuno ha cercato di creare una polemica per la mia presenza alla Leopolda, ma vorrei ricordare che in passato avevo partecipato già ad altre quattro edizioni e non capisco cosa sarebbe cambiato questa volta». Sul suo futuro, invece, Micheli afferma: «A me non è ancora stato chiesto di guidare la coalizione, ma credo che ogni discorso sia prematuro. Io, insieme alla mia giunta, continuo a concentrarmi su quello che bisogna fare per Segrate, come il mio ruolo impone. Se mi verrà proposto di ricandidarmi, farò una serena valutazione con la mia famiglia, dopodiché scioglierò le riserve». Cerchiamo invece di capire come sta reagendo il Pd, visto che alla Leopolda avevano partecipato anche tre suoi consiglieri comunali (Giuliana Sabadini, Tiziana Vimercati e Vittoria Solimena). «Non vedo la nascita di Italia Viva a Segrate come un problema. Anzi, la coalizione si allargherà» prova a parare il colpo il segretario cittadino, Francesco Di Chio. «Già sento dire che il Pd perderà qualche pezzo. Forse sarà così, ma magari ne recupereremo altri. È comunque positivo che Italia Viva esca allo scoperto adesso e non a pochi mesi dalle amministrative. Abbiamo tutto il tempo per capire se qualcuno dei nostri vorrà aderirvi. E, quanto prima, ci incontreremo con i referenti renziani per porre le basi per proseguire insieme, sostenendo il candidato sindaco del centrosinistra». Che sarà Micheli? «A breve incontrerà i nostri iscritti (a noi risulta che l’incontro si stia tenendo proprio mentre andiamo in stampa, ndr) per fare alcune riflessioni sull’operato di questa giunta e potrebbe essere l’occasione per ragionare anche sulla sua possibile ricandidatura. Le primarie? A oggi sono impensabili. E, comunque, non ho ricevuto alcuna richiesta in questo senso. Sono convinto che questa giunta abbia lavorato bene, nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare. E, ora che conosce bene la macchina amministrativa, sono certo che potrebbe fare altri 5 anni molto positivi. Ha svolto un compito davvero pazzesco e merita di proseguire».