2020-01-31

Il battito delle ali di una farfalla in Cina può influire sul percorso di un uragano nell’Atlantico”. Mai come in questo caso, la frase dello scrittore britannico Douglas Adams è veritiera, nella storia che vi stiamo per raccontare. Tutto nasce alla Mondadori. Sotto Natale un giornalista di una redazione, padre di due figli, porta la bambina di 2 anni al pronto soccorso per una fastidiosa tosse e purtroppo scopre che è affetta da un grave neuroblastoma infantile. Una notizia devastante sotto tutti i punti di vista, compreso quello professionale. La bimba, infatti, ha bisogno della presenza costante di un adulto e il giornalista avvisa la redazione che dovrà prendersi più giorni di ferie possibili. Che comunque non possono bastare. Ed è qui che il battito d’ali inizia a sortire il suo effetto. Una collega scopre che nel Job Act sono previste le cosiddette ferie solidali. Ne parla con altri giornalisti della redazione e scatta immediata la solidarietà nei confronti del collega. In fondo ci può anche stare: quando lavori gomito a gomito con una persona si instaura un rapporto che ti porta a gesti del genere. Nel frattempo la vicenda, tramite il classico passaparola inizia a fare il giro della Mondadori. E, in pochissimi giorni, alla collega che distribuiva i moduli da compilare per le ferie solidali arrivano centinaia di richieste senza distinzione di testata e di ruolo: editoriali, giornalisti, dirigenti, centralinisti, distributori, operatori del marketing, della sicurezza e della sezione Libri. E in men che non si dica vengono raccolti 365 giorni e 6 ore di ferie per il collega. E l’azienda ha aggiunto i giorni mancanti per raggiungere i due anni. Insomma, il battito d’ali in Cina si è davvero trasformato in un uragano nell’Atlantico. Per il momento il giornalista usufruirà di un anno, in seguito si vedrà se necessiterà anche di quello successivo. Quindi, per ora, chi ha donato più giorni, in busta paga se ne vedrà sottratto uno solo. «È stato un flusso d’amore» commenta la collega che per prima si è interessata al caso. «Non avrei mai immaginato che potesse nascere una tale corsa solidale». Una corsa che ha commosso il diretto interessato, che ha scritto un’emozionante mail di ringraziamento a tutti.