In prefettura, il documento è stato ratificato dalle parti interessate

2020-02-21

Lunedì pomeriggio, in prefettura, è stato sottoscritto il Protocollo di Legalità in vista dell’apertura dei cantieri di Westfield. Ad apporre la firma sul documento il sindaco Paolo Micheli, il prefetto Renato Saccone, il vicesindaco di Città Metropolitana Arianna Censi, l’amministratore di Westfield Milan, Maurizio Redondi, i referenti dell’ispettorato territoriale del lavoro e quelli delle sigle sindacali del settore edile. Con questo protocollo si mira ad assicurare un coordinamento delle forze dell’ordine e un controllo capillare su tutte le società e aziende che si troveranno a lavorare, nella fase di costruzione, al mega centro commerciale e alle infrastrutture.
«Questo è un obiettivo che mi sono posto fin dal primo giorno in cui mi sono insediato» spiega Micheli. «Ho lavorato costantemente per arrivare  al risultato. C’è voluto più tempo del previsto, perché in questi quattro anni e mezzo si sono succeduti ben tre prefetti. Ogni volta che si intavolava il discorso c’era un cambiamento. Per fortuna l’attuale prefetto Sacconi, che voglio ringraziare, ha preso seriamente in considerazione la mia richiesta e siamo così giunti alla firma di lunedì».
Lo stesso sindaco spiega il motivo per cui si è impuntato affinché nascesse questo coordinamento con le forze dell’ordine: «Innanzitutto devo premettere che Westfield è una società seria, con cui ci si può confrontare bene, e anche i suoi vertici hanno convenuto che questo protocollo fosse necessario. Perché il progetto di cui stiamo parlando muoverà qualcosa come un miliardo e mezzo di euro. Parliamo di una cifra enorme, che rischia di attirare sul nostro territorio la malavita e la criminalità organizzata. Ho spiegato al prefetto che il nostro Comune non ha gli strumenti necessari per contrastare questi pericoli ed era necessario avvalersi di sinergie dotate degli strumenti adatti». La funzione di questo protocollo dovrebbe essere duplice. Da un lato mantenere alta l’attenzione su cosa succederà in quell’area, dall’altro fare il possibile perché chi lavorerà nel cantiere possa farlo con la massima sicurezza. «Sono davvero molto contento di questa firma» aggiunge Micheli, «perché è un atto che nel concreto si noterà poco, ma che in realtà è molto importante per la tranquillità della nostra città Abbiamo davanti a noi l’esperienza positiva di Expo e dobbiamo seguire quella traccia. Inoltre questo protocollo potrà diventare un modello replicabile per altre grandi opere. I nostri occhi saranno puntati in particolare sui subappalti e sulle imprese che movimentano terra». Se tutto procederà come previsto, Westfield potrebbe aprire i battenti a fine 2022. Ad aprile partiranno i lavori per il secondo tratto della viabilità speciale (quello denominato “Blu”) e sono già in gara di assegnazione i lavori per la struttura.