2020-05-14

Aveva talmente tanta voglia di venire al mondo che non ha voluto attendere di arrivare in ospedale. E se per questo non è stato neppure il classico parto in ambulanza, come qualche volta avviene. Già, perché il piccolo Matthias martedì 12 maggio, alle 13.17 è venuto al mondo come si faceva tantissimi anni fa: in casa. A raccontare questa bella storia è il suo papà, Emanuele Bolzoni. “Abbiamo chiamato il 118 per chiedere un’ambulanza, ma appena il personale della Croce è arrivato in casa ci ha subito detto che non c’era tempo: non avremmo mai fatto in tempo a raggiungere l’ospedale San Raffaele. Era inutile provarci”. E così, come nei film, Emanuele si è sentito dire la classica frase: “Prenda degli asciugamani e dell’acqua calda”. Cosa che ha fatto immediatamente. “E pensare che dalla telefonata, all’arrivo dei soccorritori sono passati solamente 7 minuti. Abbiamo spostato il tavolo, le sedie e il divano e abbiamo creato uno spazio che è diventata la nostra sala parto”. E Roberta, questo il nome della mamma, ha dato alla luce il piccolo Matthias che farà compagnia al fratellino nato cinque anni fa. “Potete immaginare che nella confusione del momento, non sono neppure riuscito a capire quale Croce fosse intervenuta” prosegue a raccontare Emanuele. “Il personale sanitario è stato meraviglioso, si è comportato con professionalità, gentilezza e umanità. Erano emozionati anche loro. Solo dopo mi sono reso conto che non li avevo ringraziati nel modo giusto, emozionato com’ero. Così ho chiamato il sindaco Ermanno Zacchetti, chiedendo se potesse riuscire a risalire ai loro nomi. E abbiamo scoperto che a intervenire è stato un equipaggio della Croce Bianca di Cernusco. Il sindaco mi ha dato il numero del presidente. Lo chiamerò prestissimo per ringraziare lui, i suoi uomini e per fare anche una donazione alla Croce Bianca della nostra città”. Il bambino, successivamente, è stato comunque portato al San Raffaele per una visita di rito, che ha confermato il suo ottimo stato di salute. Non solo. Poiché il cordone ombelicale è stato tagliato in casa, a tutti gli effetti all’anagrafe verrà registrato come nato a Cernusco sul Naviglio, proprio come avveniva anni fa, quando all’Uboldo c’era ancora il reparto maternità.