2020-12-31

È stato un anno davvero complicato, inutile girarci intorno. Ha messo alla prova davvero tutti, e noi di inFolio non abbiamo fatto eccezione. Ricordiamo come se fosse ieri quel venerdì pomeriggio del 6 marzo, in cui in redazione abbiamo deciso di fermare il settimanale e spostare tutto il nostro lavoro e impegno sull’online, che per noi significa sito internet e canali social.  Ma mai ci saremmo immaginati che quel “fermate le rotative” sarebbe durato così a lungo.

Chiaramente anche noi abbiamo subìto momenti di comprensibile scoramento. Essere abituati ai ritmi del settimanale e doverci riadattare non è stato per nulla semplice sia sul versante organizzativo che su quello mentale (e morale). Però l’abbiamo fatto, e anche velocemente. Abbiamo scritto da casa, cercando notizie al telefono e muovendoci il meno possibile per rispettare quel lockdown imposto (giustamente) a tutto il Paese. Abbiamo lavorato a 360 gradi, come siamo sempre stati abituati a fare. È stato ed è tutto più difficile, ci siamo impegnati a portare avanti la nostra informazione, studiando e imparando tante nuove soluzioni. Ma a settembre, con molta cautela, siamo riusciti a uscire con inFolio, tornato cartaceo con alcuni speciali su Segrate e su Cernusco. Credeteci, una vera emozione poter riassaporare il profumo della carta stampata. Come fosse stato il primo giorno di scuola. La sensazione di poter rimettere in moto il nostro settimanale è però durata davvero poco. Quando sembravano esserci i presupposti per ritornare a pieno regime, ecco il secondo lockdown, seppure in forma minore, ma sufficiente per vedere nuovamente i nostri sponsor fare un mezzo passo indietro. E per un free press come il nostro, la pubblicità è l’unica fonte di sostentamento.

E così abbiamo continuato online mettendoci sempre anima e corpo, peraltro mai abbandonata, men che meno trascurata. In questi dieci mesi abbiamo prodotto una quantità notevole di articoli, abbiamo cercato di mantenere il contatto con i nostri lettori, fornendo informazioni a più ampio spettro possibile. Senza mai sentenziare o avere verità in tasca, Semplicemente raccontando, come abbiamo sempre fatto. E i lettori hanno dimostrato di apprezzare, premiandoci con dati che hanno sorpreso tutti noi.

Ma se il lavoro della redazione è quello che all’occhio può risaltare più facilmente, dietro le quinte c’è una macchina che non ha mai smesso di fare andare al massimo il suo motore. Già, perché inFolio è anche un instancabile ufficio marketing, serio, pronto e attento a cogliere ogni opportunità si proponga per sviluppare nuovi progetti e bravo a crearne di nuovi, ponendo basi e presupposti. E, credeteci, non è per nulla facile lavorare, sapendo che i risultati non si vedranno nell’immediato, ma nel tempo. Ecco perché chi c’è dietro le quinte di inFolio merita un applauso sincero.

Tra poche ore ci tufferemo in un nuovo anno e lo facciamo senza troppi proclami. Se i numeri dell’emergenza sanitaria (coadiuvata dalla campagna di vaccinazione che ha preso il via) ci sorrideranno, si proverà nuovamente a tornare nelle vostre case e non solamente in modo virtuale, come stiamo facendo oggi. A gennaio il nostro obiettivo è quello di preparare almeno un numero cartaceo, sempre pensando in maniera ottimistica, con la speranza che quanto prima inFolio possa essere di nuovo il settimanale della gente. Noi la barra del timone la teniamo ben dritta, le mani non l’hanno mai abbandonata. Siamo consapevoli che non dipende solo da noi, però gli alibi non ci piacciono. Quindi, come è nostra consuetudine, testa bassa e pedalare. Non molliamo di un centimetro. Speriamo anche voi nei nostri confronti, come peraltro avete fatto fino ad ora.
Il 2021 non sarà un anno facile, anzi, la ripresa  sarà molto difficile. Ma noi ci crediamo, e abbiamo riflettuto sul  "non dare più nulla per scontato". Un sorriso, una stretta di mano, un caffè. Tutti gesti "semplici", ma che apprezzeremo di più.

Buon nuovo anno e crediamoci tutti insieme.