2015-04-10

Prosegue il presidio di Wwf, Legambiente e Comitato Golfo Agricolo al cantiere della variante di via Monzese. Da lunedì 30 marzo gli ecologisti sono sul piede di guerra dopo l’avvio dei lavori per la realizzazione della bretella che congiungerà, una volta ultimata, la strada di confine verso Vimodrone con la Cassanese, seguendo il perimetro della zona industriale Marconi. Progetto che, a leggere la sentenza di febbraio, è bloccato dal Tar che ha annullato in toto il Pgt segratese proprio in seguito al ricorso degli ambientalisti. Il primo a tentare di fermare la ruspa è stato Paolo Micheli, capogruppo di Segrate Nostra e candidato sindaco della coalizione di centrosinistra che ha chiamato la polizia locale chiedendo una verifica del cantiere. Per i ghisa, però, è tutto in regola perché il permesso a costruire non è stato annullato dall’ufficio tecnico del Comune. I lavori sono così ripresi dando il la al presidio. «Quindici giorni fa avevamo mandato una diffida con Wwf e Legambiente sia al Comune che alla Regione, affinché ritirassero il permesso di costruire rilasciato qualche giorno prima della sentenza del Tar» spiegano dal Comitato Golfo Agricolo. «Purtroppo è rimasta lettera morta e i lavori di costruzione procedono tra lo sconcerto». Ma gli ambientalisti che descrivono la bretella come un cavallo di Troia per realizzare nuovi palazzi sul Golfo agricolo, non si danno per vinti: «Stiamo valutando tutti i risvolti, compresi quelli penali e decidendo se presentare nuovi ricorsi al Tar». Mentre Micheli scrive in una nota che questo peduncolo per ora a fondo cieco è «inutile» e si appella al buonsenso per evitare «spese di soldi pubblici a due mesi dalle elezioni visto che l’intera variante potrebbe un domani non essere più realizzata», la lista civica “I like Segrate” bolla i lavori come «illegittimi e inopportuni pur convinti che il nodo del traffico d’attraversamento vada affrontato». È l’amministrazione comunale, invece, ad andare nella direzione opposta, dopo aver presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar: «Dopo anni sono partiti i lavori della variante. Questa porterà il traffico di attraversamento fuori da Rovagnasco e dal Villaggio Ambrosiano. È un’opera attesa da molto tempo e che in nessun modo intaccherà l’integrità di zone verdi». Dello stesso avviso anche Giusto Cassani, presidente della Cooperativa “I Fontanili” che sta realizzando abitazioni del Pii Vecchia Olghia: «Indipendentemente dal Golfo, la strada è di utilità pubblica. Lasciamo da parte le beghe politiche e pensiamo alla cittadinanza».