2022-06-17

Saranno giorni di passione e nervi saldi per il sindaco Ermanno Zacchetti e il suo sfidante al ballottaggio Daniele Cassamagnaghi. In attesa di vedere cosa accadrà il 26 giugno, facciamo un passo indietro e sentiamo le loro sensazioni al termine del primo turno, con tanto di prospettive.

Partiamo da Zacchetti: «Se pensiamo a cosa è accaduto alla maggioranza negli ultimi mesi, direi che abbiamo ottenuto un buon risultato, che premia la nostra azione amministrativa. Anche le tante preferenze ottenute dai candidati al consiglio comunale, confermano il nostro radicamento nel territorio. Sul versante liste, direi molto bene il Pd che si conferma il primo partito in città, e sorprendente il risultato delle due civiche, che all’inizio del loro percorso, raccolgono già un risultato importante». Sull’ipotesi di apparentamenti, Zacchetti li esclude: «Non ci saranno. I cernuschesi dovranno decidere se votare me oppure Cassamagnaghi, che rappresentata il centrodestra e la destra. Gli elettori di Vivere e Sinistra per Cernusco decideranno in coscienza a chi dare la loro preferenza».

E passiamo a Cassamagnaghi: «Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, soprattutto se pensiamo che qualcuno ci dava per perdenti al primo turno. E sono contento anche per il risultato della mia lista civica, seconda in assoluto. È un riconoscimento personale. Ora si ripare da zero a zero». Probabili alleanze? Cassamagnaghi lascia una porta aperta: «Sono sempre stato disponibile al confronto con tutti e auspico  sia possibile anche adesso, partendo da determinati temi. E comunque vorrei sottolineare che il 60% di chi ha votato ha detto di non volere l’attuale amministrazione». E sull’ipotesi di presentare la sua giunta prima del ballottaggio, questa la sua risposta: «Sarò scaramantico, ma prima voglio vincere e non vorrei potesse apparire come una mossa presuntuosa. Ora direi che è il momento di chiedere una fiducia personale».