Il prefetto Paolo Tronca
2015-05-15

Venti giorni per decidere il futuro di Pioltello. All’indomani delle dimissioni del sindaco Cristina Carrer, legati alla bocciatura in aula consiliare del bilancio consuntivo con conseguente segnalazione agli organi competenti, proprio da Milano è arriva una diffida. Il prefetto Paolo Tronca ha intimato i politici pioltellesi di trovare entro venti giorni la quadratura del cerchio. In pratica ha chiesto di rientrare in aula e riproporre il rendiconto cercando questa volta un esito positivo. E in consiglio si rientrerà. La convocazione è per mercoledì 20 maggio (il giorno successivo in seconda seduta). La decisione è stata presa ieri, giovedì 14 maggio, nel primo pomeriggio. Quindi il primo cittadino dimissionario ha deciso di provare a stanare i “dissidenti”. Se sia un braccio di ferro o un tentativo di conciliazione è prematuro dirlo. «Come sindaco intendo ottemperare alla diffida perché lo devo alla città di Pioltello e ai suoi cittadini» ha spiegato Cristina Carrer. «Mi auguro che ciascuno rifletta sul proprio ruolo e sulle conseguenze nefaste che una seconda eventuale bocciatura del consuntivo, atto tecnico sul bilancio commissariale 2014, ricadrebbero sulla città. L’appello lo rivolgo alla mia maggioranza che ha la responsabilità di governare per mandato elettorale». Tecnicamente le dimissioni di Carrer diventeranno effettive mercoledì 27 marzo. Quindi c’è tutto il tempo per ritirarle nel caso il consiglio comunale decidesse di fare passare il bilancio. L’esperienza di governo di centrodestra insomma non è ancora ufficialmente chiusa. La partita, si potrebbe dire, è andata ai supplementari. In maggioranza nessuno per il momento apre bocca. La situazione è troppo delicata e qualsiasi parola potrebbe pregiudicare eventuali accordi in extremis. Allo stato attuale si può comunque affermare che tra Progetto Pioltello, la lista civica che ha deciso di togliere la fiducia al sindaco dopo che il ritiro delle deleghe all’assessore di riferimento, Matteo Monga, e i partiti che ancora sostengono Carrer, non c’è stato alcun contatto. Sulla pagina Facebook ufficiale della lista civica le comunicazioni con la cittadinanza sono ferme al 17 aprile, giorno in cui replicavano proprio al primo cittadino che li accusava di essere responsabili della crisi politica e di ragionare solamente in funzione delle poltrone. Chiaro che nelle prossime ora qualche tentativo di chiarirsi, o perlomeno di parlarsi, verrà fatto. Chi si muoverà e cosa verrà messo sul tavolo, però, è davvero difficile da prevedere. La rottura fino a ieri sembrava insanabile. Ma i colpi di scena last minute potrebbero non mancare.