23 Settembre 2022

La fama di PizzAut raggiunge anche gli Stati Uniti, precisamente New York. Nei giorni scorsi, Nico Acampora, fondatore della pizzeria gestita da ragazzi autistici, ha ricevuto una telefonata da Oltreoceano. A chiamare Andrea Sarubbi, italiano che vive in America, e un imprenditore americano. Dopo aver raccontato che nello stato di New York nasce un bambino autistico ogni 40 e spiegato che quando i ragazzi raggiungono i 21 anni è come se sparissero visto che non hanno più aiuti o sostegni, hanno chiesto una serie di informazioni sul funzionamento del ristorante cassinese. In particolare si sono detti interessati a replicare anche negli Stati Uniti l'esperienza dei Food Truck di PizzAut, che a loro dire nel Paese a stelle e strisce troverebbero consensi enormi e permetterebbe ai ragazzi di lavorare e di vivere processi e dinamiche di inclusione sociale altrimenti molto difficili da ottenere. «Mi sono scusato per il mio pessimo inglese» ha spiegato Acampora «ma i due interlocutori hanno detto che non era un problema e hanno aggiunto che a ottobre vorrebbero venire in Italia per osservare da vicino PizzAut, e i nostri PizzAutobus».