11 Ottobre 2019

Con un primo incontro che si è tenuto nei giorni scorsi al Condominio solidale, ha preso il via #aBracciaAperte, un progretto di affiancamento e solidarietà familiare, promosso dal Distretto 4 di Cernusco, che comprende anche altri 9 Comuni. «Il nostro scopo è quello di andare a intercettare famiglie con o senza figli, ma anche single che siano disposti a fare esperienza di partecipazione per la propria comunità e siano pronti a dare una mano a persone che si trovano in una difficoltà momentanea» spiega il vicesindaco, con delega ai Servizi Sociali, Daniele Restelli. «In questo momento puntiamo a costruire un gruppo disposto a intraprendere un percorso formativo. L’idea non è quella di associare una persona che necessita di aiuto a una che gli sta accanto. Preferiamo pensare a una certa intercambiabilità».
Accanto al Distretto stanno collaborando anche associazioni del territorio, Rete Mongolfiera ed Ecce Mamma, e alcune famiglie affidatarie. All’incontro che si è tenuto al Condominio solidale hanno preso parte una trentina di persone, per la maggior parte cernuschesi, ma anche di Carugate e Cassina de’ Pecchi. Tutte si sono dette interessate ad approfondire la questione.
«Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri» spiega Camilla Landi, assistente sociale presso l’ufficio di Piano. «Domenica 13 ottobre saremo a Bussero, durante la festa cittadina, con uno stand informativo, mentre martedì 15 a Pessano con Bornago, insieme a una psicologa che parlerà ai presenti. Una volta che individueremo un gruppo pronto a iniziare questa avventura, ci sarà un percorso formativo per preparlo in maniera adeguata, dopodiché si inizierà con gli aiuti veri e propri sul campo».
Restelli, infine, ci tiene a precisare che questo progetto non intende sostituirsi ai Servizi Sociali, molto meglio attrezzati per affrontare le situazioni più delicate: «Lo scopo di #aBracciaAperte è quello di fare rete, grazie a persone disposte a donare un po’ del loro tempo a chi ne ha bisogno. Ad esempio, una mamma single che deve andare a prendere il figlio a scuola, ma è in difficoltà perché gli orari di lavoro non la mettono nelle condizioni di farlo. Ecco, in questo caso, un semplice aiuto di una terza persona, come quello di recarsi a scuola per prelevare il figlio può avere un valore enorme. Insomma un piccolo gesto, per un grande risultato».