30 Ottobre 2020

La sezione locale di Anpi si schiera apertamente contro l’apertura in città della libreria sovranista Altaforte, casa editrice vicina a Casa Pound (e lo scorso anno esclusa dal Salone del Libro di Torino per questo motivo), prevista per sabato 7 novembre. L’alzata di scudi viene portata avanti da Giovanna Perego, presidente di Anpi Cernusco, coadiuvata da Roberto Cenati, presidente della sezione provinciale Milano.

“Parliamo di una casa editrice che pubblica volumi elogiativi del fascismo oltreché la rivista Primato nazionale e denigratrice della Resistenza” si legge in un comunicato a firma proprio dei due esponenti. “Ventilando questa possibilità, nel 2019 organizzammo un’iniziativa, Libreria Bella ciao, una libreria senza muri, con un solo confine invalicabile: la nostra Costituzione, con tante lingue e una sola parola: umanità. All’iniziativa aderirono molte associazioni locali e della Martesana e tanti singoli cittadini, per affermare che per noi la cultura è uno strumento di formazione responsabile e civile, di apertura al mondo, la cultura è l’antidoto più efficace contro la paura del diverso, è un luogo di libertà attraverso cui sviluppiamo la capacità critica di scegliere e la capacità di leggere la storia e i nostri tempi. Ecco perché ci opponiamo alle librerie che erigono muri e pubblicano testi revisionisti e in aperto contrasto con i principi della nostra Costituzione antifascista. Certamente come antifascisti crediamo nella libertà d’espressione, che però non significa che ogni espressione equivalga a un’altra: non ci può essere cittadinanza civile e culturale per chi inneggia, più o meno velatamente, al nazifascismo, non ci può essere cittadinanza civile e culturale per chi diffonde odio verso gli altri e fa della violenza la cifra della propria azione quotidiana”. La preoccupazione di Anpi è anche che la libreria Altaforte possa diventare luogo di ritrovo di gruppi neofascisti sul territorio. “Chiediamo quindi alle istituzioni preposte la necessaria vigilanza, impegnandoci da parte nostra a esercitare la massima attenzione pur in questa situazione così difficile e preoccupante” prosegue Perego. “Spesso si sono paragonati questi giorni a quelli della seconda guerra mondiale, guerra che fu la conseguenza del nazifascismo, una malattia che travolse le democrazie europee e si diffuse in altre parti del mondo perché non trovò anticorpi sufficienti a contrastarla. Ci fu poi il riscatto con la Resistenza, che seppe arginare quel male che si era diffuso. Oggi, con il passare degli anni, la memoria si è fatta flebile e gli anticorpi indeboliti: il rischio è che quella malattia si ripresenti magari sotto altre forme meno aggressive, ma altrettanto pericolose. Gli unici antidoti sono la memoria e l’attuazione della Costituzione. Per questo chiediamo a tutti i cittadini e a coloro che si recheranno nei primi giorni di novembre a ricordare i loro cari defunti, di conservare un fiore e deporlo al cippo in Largo Riboldi-Mattavelli per ricordare coloro che, anche a rischio della vita, si batterono per riconquistare la libertà e la democrazia per tutti, anche per coloro che vorrebbero soffocarla”.