05 Luglio 2019

Gli atleti del Rugby Cernusco sono scesi in campo per solidarietà. Nei giorni scorsi, Coyote e Tacco 13 hanno dato fondo alle ultime energie rimaste, dopo una stagione ricca di impegni, spendendosi nel sostegno al progetto Uroburo, associazione monzese che si occupa di disabilità e gestisce orti sociali. I rugbisti cernuschesi, per l'occasione anche un po' contadini, si sono trovati puntuali alle 9 nell’orto di via Riva, a Monza, per aiutare i volontari e i disabili a portare avanti alcuni lavori di fatica, sistemare le parti coltivate e valorizzare quelle non produttive. Non si sono fatti scoraggiare dal sole cocente e dalle zanzare, ma Coyote e Tacco 13 hanno lavorato incessantemente per tre ore fino a che caldo, fame e sete hanno avuto la meglio. A quel punto, è stato il momento del meritato terzo tempo, con grigliata e allegria annesse.
Il progetto è partito un anno fa e ha visto i giocatori della categoria old del Rugby Cernusco farsi carico del sostegno all’associazione. L'intento è quello di occuparsi di lavori agricoli, dove servono spalle larghe e braccia forti per fare ciò che i ragazzi disabili non sono in grado. Hanno così esportato fuori dal campo, dalla Martesana alla Brianza, il vero significato della parola sostegno, portandolo in un contesto diverso da quello a cui sono abituati.
Spingere, strappare, portare, sollevare, sostenere sono parole che hanno trovato un significato concreto nel vivere quotidiano. Spostate dal rugby all’orto hanno fatto dei Coyote e Tacco 13 esempi decisamente virtuosi. «Il sostegno nel rugby è fondamentale» commentano dalla società. «Tutti sostengono il portatore della palla affinché possa avvicinarsi alla meta, pronti a raccogliere il suo passaggio e continuare ad avanzare finché è possibile».
Uroburo realizzerà una residenza attiva per persone disabili quando queste non avranno più i genitori a sostenerli. Sarà un luogo in cui i disabili non saranno ospiti, ma a casa loro, occupandosi per quanto possibile delle faccende quotidiane affiancati da volontari.  L’orto è uno dei mezzi di cui la residenza si avvale e si avvarrà per incrementare le entrate per il suo sostentamento.
Il lavoro nell’orto è anche un modo per farsi conoscere nel quartiere, integrarsi e presentare il progetto che si sta realizzando.
Eleonora DʼErrico