20 Maggio 2022

A meno di un mese dalle elezioni amministrative, la magistratura bussa a Cernusco per un episodio datato ottobre 2020. A seguito dell’inchiesta relativa allo sfondellamento di una porzione della copertura del soffitto della scuola Mosè Bianchi, portata avanti dalla Procura di Milano, tra gli indagati risulta anche il sindaco Ermanno Zacchetti, a causa del ruolo istituzionale che ricopre. A divulgare la notizia è stato proprio il primo cittadino. «La norma non prevede che questo tipo di informazione sia resa pubblica, ma ho deciso di condividerla per una questione di onestà intellettuale che credo doverosa per chi, come me, ha voluto in questi anni instaurare con i cittadini prima di tutto un rapporto di chiarezza e fiducia», le sue prime parole. «Il fatto al vaglio della magistratura è uno di quelli su cui è giusto e doveroso far luce. Lo credo anche in virtù delle azioni che avevo messo in atto proprio in quell’occasione: a suo tempo, infatti, di concerto con gli uffici tecnici e con la polizia locale, era stata prodotta una relazione dettagliata  in modo da fornire fin da subito tutti gli elementi che potessero essere utili a chiarire cause e responsabilità. E allo stesso tempo avevamo incontrato i genitori, in modalità remota a causa della pandemia, nella stessa ottica di piena trasparenza e dialogo. Non intendo entrare nel merito della vicenda: alla magistratura il compito di farlo. Allo stesso tempo, non mi sono mai sottratto alle responsabilità che la carica che ricopro prevede e non lo farò neanche questa volta perché credo fortemente che sia il modo migliore per mettersi a disposizione della città, negli oneri e negli onori che siamo chiamati ad avere come sindaci». Numerose le testimonianze di stima e sostegno che il primo cittadino cernuschese ha ricevuto sui social. Nessuna posizione ufficiale, invece, da parte degli altri tre candidati sindaci. Né di solidarietà, né di critica.