17 Febbraio 2017

Anche quest’anno è stato un successo il flash mob “One Billion Rising” organizzato martedì pomeriggio da Clio per ribadire un deciso “No” alla violenza sulle donne. Per il secondo anno consecutivo piazza Gavazzi ha visto madri, mogli, ragazze e bambine (ma si è registrata anche una buona presenza di uomini) danzare insieme sulla note della canzone “Break the chain”. Un evento sociale importante, condiviso con 200 Paesi di tutto il mondo e approdato in città per la prima volta l’anno scorso, grazie all’ associazione cernuchese che all’epoca muoveva i suoi primi passi. È già infatti passato un anno da quel brindisi alla Bottega del Libro di via Bourdillon che sancì la nascita di Clio (acronimo di Cultura libri idee opportunità). A fondarla furono Romana Borgonovo, Alessandra Daccò, Maria Elena Frigerio, Paola Malcangio, Francesco Malcangio, Anna Maria Pirro, Sabrina Pittaluga, Roberta Quintavalle e la socia onoraria nonché direttrice artistica Loredana Limone. Un gruppo tanto unito quanto determinato, che ha creduto fin da subito nella possibilità di trasmettere e diffondere l’amore per i libri. Da allora, gli obbiettivi dell’associazione non sono cambiati, anzi semmai sono aumentati: avvicinare il pubblico alla cultura,  promuovere la lettura, sensibilizzare le persone sul tema delle pari opportunità, collaborare con le realtà profit e no profit del territorio. Moltissime le iniziative portate avanti nel corso degli ultimi mesi e altrettanti i progetti culturali che hanno coinvolto principalmente i lettori, ma anche scrittori affermati o esordienti, studenti e insegnanti. Dalla rassegna letteraria “Le pagine di Clio” che ha visto La Bottega del Libro ospitare importanti autori del calibro di Sara Rattaro e Andrea Vitali, alla formula del “Book Festival Bar” che ha permesso l’incontro tra scrittori e amanti dei libri nei bar cittadini. Ma anche l’idea di portare gli autori nelle scuole del territorio attraverso il progetto “Scrittori in classe”, molto apprezzato viste le continue richieste da parte dei docenti. Senza contare la creazione di 30 zone di “Bookcrossing” (oltre quella di Cernusco, troviamo Pioltello, Segrate, Cassina de’Pecchi, Gessate e molte altre) che garantiscono ai libri di viaggiare in libertà. E poi ovviamente non si può tralasciare l’impegno di Clio a sostegno della parità di genere: se il recente flash mob ne è sicuramente la manifestazione più tangibile, il concorso nazionale di narrativa “Donna ieri, donna oggi, donna musa”, dedicato alle tematiche femminili e che vede in palio la pubblicazione del proprio romanzo con una casa editrice romana, lo rappresenta ugualmente bene. «Cosa posso dire? Non ci aspettavamo un successo del genere» le parole di Paola Malcangio, presidente dell’associazione. «Sembra che lettori e scrittori non aspettassero altro. Grazie alle nostra voglia di fare e alle nostre competenze siamo riuscite ad intercettare i bisogni degli uni e degli altri, a creare spazi adatti alla diffusione dei libri, a far conoscere nuovi talenti». Una vera e propria rete di azioni e intenzioni culturali che in dodici mesi è andata ben oltre i confini cittadini: il Book Festival Bar è stato organizzato anche ad Aversa e nel capoluogo lombardo all’interno di “Book City” 2016. Attive e instancabili, le donne di Clio, ma anche informate: due di loro, infatti,  seguiranno a breve un corso di formazione presso l’università Bicocca per tenersi aggiornate sul rapporto fra politica e questioni di genere. L’associazione, inoltre, sta pensando di operare in qualche modo nei centri anziani e in quelli per disabili, così da raggiungere le categorie più deboli cui tanto gioverebbe la lettura. «Per me, i ricordi più belli sono legati alla rassegna letteraria “Clio Social Book”, dove la presentazione dei libri era finalizzata al sostegno di alcuni progetti sociali» confida Maria Elena Frigerio, una delle socie. «Un anno che sicuramente mi ha fatto crescere e ha aumentato in me la convinzione che un gruppo di donne forti può fare molto».
Francesca Lavezzari