16 Giugno 2021

Un calvario giuridico durato 7 anni, ma alla fine è stato giudicato innocente e assolto. Si chiude così il terribile tunnel in cui Luigi T., 64enne cernuschese, si era ritrovato suo malgrado. I fatti risalgono al novembre 2014, quando una donna di 81 anni invalida e affetta dall’Alzheimer fu trovata senza vita nel suo appartamento di Albosaggia, in provincia di Sondrio. E a finire nei guai fu proprio il nipote Luigi e la badante, una 62enne che viveva giorno e notte con la vittima. I carabinieri, come da prassi, iniziarono le indagini per cercare di fare luce sulla vicenda e ravvisare eventuali negligenze. La procura decise di rinviare a giudizio il nipote e la badante con l’accusa di abbandono di persona incapace con tanto di aggravante per il suo decesso. Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni per entrambi, sostenendo che l’uomo aveva affidato l’anziana donna nelle mani di una badante non qualificata. Ebbene, la Corte d’Assise di Sondrio alla fine ha deciso che il cernuschese non aveva alcuna responsabilità ed è stato assolto. Meno bene è andata alla badante, condannata a 8 mesi per omicidio colposo.