26 Febbraio 2024

In occasione della festa della donna, l’assessorato alla Pari Opportunità ha organizzato la rassegna “Ritratti di donna”. A partire dall’1 marzo, fino al 9 si alterneranno eventi e appuntamenti per riflettere su diritti e disuguaglianze. Si parte venerdì 1 marzo alle 11, nella Sala Camerani della biblioteca con l’incontro rivolto agli alunni delle scuole superiori intitolato “Donne iraniane”, insieme alla psicologa Mehry Sefidvash Robiati. Il giorno seguente, invece, alle 10 sempre in biblioteca è in programma l’inaugurazione dell’installazione permanente “L’albero della non violenza”, con la diffusione di materiale informativo, in particolare di uno strumento di sensibilizzazione al riconoscimento della violenza, realizzato in collaborazione con la Rete Antiviolenza VIOLA.

Venerdì 8 marzo, alle 10.30 in piazza Unità d’Italia, inaugurazione della mostra “Ritratti di donna”, che dà il nome a tutta la rassegna con i ritratti delle 20 donne a cui il Tavolo della toponomastica ha scelto di intitolare, nei mesi e negli anni a venire, altrettanti luoghi cittadini. Previste anche delle letture dedicate alle donne a cura di NarrAttrici della compagnia Distractors. La mostra resterà esposta fino a sabato 17 marzo nel ridotto della sala consiliare del Comune. Infine, sabato 9 marzo alle 21 alla Casa delle Arti chiuderà la rassegna lo spettacolo teatrale “Ritratto di donna” in collaborazione con Pro loco.

“Quest’anno siamo impegnati in particolare su due fronti a cui l’amministrazione tiene molto” spiega l’assessore alle Pari Opportunità Debora Comito. “L’inaugurazione dell’albero della non violenza si inserisce in un percorso di sensibilizzazione voluto, sostenuto e avviato lo scorso anno per promuovere una intensa campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle scuole per far crescere una maggiore consapevolezza attorno al problema della violenza contro le donne. La mostra “Ritratti di donna”, invece, sancisce la volontà di ridurre il divario di genere anche nella toponomastica, intitolando luoghi della città a donne che hanno cambiato il mondo e sono spesso ingiustamente dimenticate”.