30 Marzo 2020

Anche Matteo Gerli imprenditore e responsabile dell’Enjoy Center, ha preso parte a “Corpore sapiens, maratona di sport, fitness e nutrizione”, una convention organizzata online per capire come affrontare questo delicatissimo momento socio-economico, durato 12 ore. Il suo intervento è durato una quindicina di minuti e ha parlato delle gestione delle emergenze in un centro polifunzionale, portando la sua esperienza: “Sono un imprenditore ma nasco come insegnante di educazione fisica. Ho scelto questo argomento perché parlando con il mio staff, amici, colleghi e altri imprenditori, mi sono reso conto che in questo momento il confronto è quello che aiuta per rimanere vivi. Siamo chiusi dal 24 febbraio e ho subito capito che siamo tutti nella stessa barca, così mi sono detto: vediamo se posso lasciare qualche segno. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una situazione del genere e quindi nessuno era preparato per affrontarla. Quindi tentiamo di rimanere vivi e qui tornano le mie reminiscenze di educazione fisica dove, lavorando con i bambini si andava per prove, facendo anche errori, ma poi si proseguiva sempre all’interno di un contesto. Noi siamo una palestra dove facciamo vari corsi, abbiamo una piscina e un centro medico riabilitativo, un poliambulatorio con 17 fisioterapisti, una scuola materna, un impianto di 160mila metri quadri con tre campi da calcio, 160 collaboratori e oltre 30 dipendenti. Quindi gestire un’emergenza per quanto mi riguarda vuol dire mettere in sicurezza la barca. Dobbiamo resistere e alla fine vedere i danni. Ho suddiviso questa emergenza in tre filoni che sono paralleli e devono viaggiare in modo autonomo. Il primo è mettere in sicurezza le persone, dai nostri utenti ai miei collaboratori, poi mettere in sicurezza la struttura e, infine, mettere in sicurezza l’azienda da un punto di vista economico-finanziario. In questo momento serve essere flessibili, agili a pensare e muoversi velocemente. Ed è necessario un lavoro di squadra, non possiamo uscirne da soli. Il mio ruolo nella mia azienda è quello di allenatore, mettendo le persone giuste al posto giusto. Devo sapere chi far giocare, chi far riposare e chi fare entrare, possibilmente pronto, in un secondo momento. Il primo consiglio che vorrei dare a è quello di ascoltare tutti e sapere dare loro risposte, ma informandosi. L’unica cosa che conta in questo momento sono i decreti ministeriali. Dobbiamo leggerli, capirli ed eseguirli. E non dobbiamo mai mentire, anche se le risposte non sono gradevoli. Se cambiano le carte in tavola, cambio le risposte in modo veloce. Serve rassicurare le persone con cui ti confronti, come i nostri clienti. In questo senso il mio responsabile della comunicazione è fondamentale. Domani magari cambierà il contesto e cambierà il giocatore fondamentale. E dobbiamo sempre ricordarci che non siamo in vacanza: quindi usiamo il cervello, pensiamo, studiamo, aggiorniamoci. Quando si ripartirà dobbiamo essere prontissimi. Sul versante dell’azienda, molto banalmente incassiamo zero in questo momento, quindi è importante avere bene in mente quanti soldi abbiamo per sapere quanto possiamo andare avanti e come. Io i numeri li so, li ho studiati e con questi prendo le decisioni”.