10 Luglio 2020

Un’interrogazione protocollata in Comune da discutere in consiglio, ma anche una segnalazione al Provveditorato agli studi e la richiesta al dirigente scolastico dell’istituto Margherita Hack. Il consigliere comunale di Cernusco Civica, Claudio Gargantini, vuole fare chiarezza sulla pubblicazione di un sondaggio comparso a fine giugno sul portale della scuola e lanciato dall’associazione Cernusco in Comune, collegata alla lista civica (di matrice politica e rappresentata in consiglio comunale da due esponenti) Sinistra per Cernusco. “Premesso che l'autonomia della scuola è un fatto fondamentale come anche la libertà di qualsiasi gruppo politico o associativo di esprimere in qualsiasi modo la propria posizione politica e culturale attraverso ogni forma,  rimane  altrettanto fondamentale il rispetto delle relative autonomie che non possono essere confuse come nel caso riportato”. Commenta Gargantini. “Il sondaggio in questione è stato cancellato dalla piattaforma ufficiale dell’istituto Margherita Hack solo il 2 luglio, dopo segnalazioni pervenute alla dirigenza scolastica. Malgrado la tardiva cancellazione, a oggi non si legge sul sito dell’istituto nè attraverso il Registro elettronico una secca smentita da parte della scuola riguardo l’errata paternità del sondaggio. Non era mai successo che un partito politico presente in consiglio comunale utilizzasse la piattaforma ufficiale della scuola per veicolare un proprio messaggio. Il fatto è grave e non può passare inosservato”.

Gargantini non vuole entrare nei meriti del questionario, ma sottolinea come  abbia generato confusione oltre che imbarazzo nei genitori che lo hanno ricevuto. “Per questo motivo” prosegue il consigliere “chiedo al Provveditorato agli Studi e al dirigente di verificare come sia potuto accadere che la piattaforma dell’istituto sia stata utilizzata in quel modo. E chiedo quali provvedimenti saranno messi in atto verso i responsabili di questo increscioso episodio. Spero inoltre che provveditore e dirigente scolastico si dissocino da quanto avvenuto”.

Nell’interrogazione presentata in Comune, invece, viene chiesto al sindaco: se fosse a conoscenza del fatto e se si sia mossa per segnalare l’accaduto alla dirigenza scolastica; quali iniziative intende mettere in campo per garantire l’autonomia scolastica; se ritieni opportuno di compiere le verifiche del caso per comprendere come sia potuto accadere tutto questo.