07 Gennaio 2021

Anche per Cernusco sul Naviglio il 2020 è stato un anno segnato dalla pandemia: un anno che avrebbe dovuto essere ricordato solo per Cernusco Città europea dello sport 2020, per il passaggio del giro d’Italia, per la concretizzazione del progetto PizzAut, è stato invece segnato da manifestazioni rimandate quando non cancellate, importanti inaugurazioni annullate e tanti, troppi lutti. Ma non solo: il 2020 cernuschese passerà senza dubbio alla storia per le maratone di solidarietà, per essere la casa dell’ideatore dell’App Immuni e di una delle prime dottoresse italiane a essersi vaccinate contro il Covid-19. Ma andiamo con calma. 

Nei primi mesi del 2020 la città era in fermento per la partenza a febbraio degli eventi di “Città Europea dello sport”. A cavallo con la fine dell’anno precedente, in piazza Unità d’Italia si era accesa l’insegna luminosa realizzata dall’azienda SoloMio in una cerimonia per dare avvio simbolicamente al ricco calendario sportivo in programma, che è poi stato presentato ufficialmente in una conferenza stampa a fine gennaio. «Quando siamo partiti a fine 2017 non erano in molti a pensare che avremmo scalato la montagna» aveva commentato in conferenza il sindaco Ermanno Zacchetti. Nessuno allora sapeva cosa sarebbe accaduto di lì a poco, che anche l’Italia e quindi Cernusco sarebbero state vittime della pandemia e che gli sforzi della città si sarebbero concentrati interamente sul fronteggiarla. Molte le perdite causate dal covid, a cominciare da una dipendente comunale la cui positività al virus ha portato la paura anche nelle case dei cernuschesi. Ma tante anche le manifestazioni di solidarietà e le raccolte fondi in favore dell’ospedale Uboldo, gravato dalla gestione della crisi. Fin dalle primissime settimane, una raccolta fondi partita dal medico Franco Cipriani, è stata rilanciata da numerose personalità tra cui anche il sindaco Zacchetti e il senatore Eugenio Comincini, permettendo di raccogliere 100mila euro in pochi giorni. In prima fila anche l’Avis, che ha donato due lettini per la terapia intensiva grazie a una raccolta fondi che ha superato i confini nazionali, coinvolgendo associazione di donatori di sangue di Argentina, Bolivia, Cile, Dominica, Nicaragua, Peru, Ecuador, Algeria, Marocco, Tunisia, Vietnam, Portogallo, Monaco e India. Ma le cronache dell’Uboldo hanno superato i confini nazionali anche con il racconto pubblicato ad aprile sul New York Times di come grazie a una catena di solidarietà avviata da Comune e Rianimazione dell’ospedale, 21 famiglie dell’associazione Aso avessero contribuito all’acquisto di tablet per attenuare uno degli aspetti più dolorosi dell’epidemia, ovvero la distanza fra pazienti e parenti. Dolce e commovente anche la storia d’amore tra due anziani ricoverati sempre all’Uboldo che, grazie all’interessamento di una dottoressa, sono stati avvicinati e portati nella stessa stanza per fronteggiare il Covid-19 insieme.

Il 2020 è stato anche l’anno della resilienza di PizzAut. L’associazione fondata da Nico Acampora avrebbe dovuto concretizzare il sogno di inaugurare la propria pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici il 2 aprile. La pandemia ha dapprima costretto allo spostamento della data al 2 novembre, ma il secondo lockdown ha scombinato i piani nuovamente annullandola per ancora una volta. I ragazzi dell’associazione però non si sono mai arresi e hanno trasformato un camper in food truck, creando una pizzeria su quattro ruote, che ha preparato pizze persino davanti al Parlamento, incontrando anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E mentre l’insegna del ristorante di Cassina si è accesa, pronta ad accogliere cuochi e ospiti, grazie al programma televisivo “Le Iene” e al conduttore Nicolò De Devitiis i camerieri e i pizzaioli di PizzAut hanno potuto portare le loro pizze inclusive ai medici e agli infermieri dell'ospedale Uboldo, impegnati in prima linea contro il covid e consegnato a domicilio le loro pizze a Mara Maionchi, Enzo Miccio, Stefano De Martino e Fedez e ospitare sul loro camioncino lo chef Alessandro Borghese. 

Tra le belle notizie, da ricordare l’ordinazione episcopale del cernuschese monsignor Luca Raimondi presso il Duomo di Milano e i festeggiamenti, ovviamente in modalità contenuta, per l’anniversario dei 65 anni di Avis Cernusco. Una parola meritano anche i successi sportivi della piccola Alessia Cortellino, atleta dell’Asd Ginnastica Cernuschese, salita sul podio ai Campionati Italiani nella categoria Allieve Under 11 di ottobre.  Purtroppo l’anno è stato segnato anche dall’addio a Giovanni Farina, sindaco della città dal 1975 al 1985 e figura di spicco anche per il suo impegno nel sociale, come presidente di Anfass Martesana, nel mondo cooperativo e come consigliere della Bcc Cernusco.

Cernusco è stata in prima linea nell’affrontare la pandemia anche grazie a medici e personale sanitario. Non è possibile, per esempio, non citare Luca Foresti, ideatore dell’App Immuni, o Sara Melzi, infettivologa cernuschese che lavora all’ospedale di Vimercate, conosciuta in città anche per essere la moglie dell’assessore Paolo Della Cagnoletta, tra le prime dottoresse italiane ad essersi vaccinate durante quello che passerà alla storia come il V-Day.

Eleonora D’Errico