23 Febbraio 2018

«Certe situazioni fanno passare la voglia. In questo momento non so se l’anno prossimo organizzerò ancora il One Billion Rising». A parlare è Paola Malcangio, presidente dell’associazione Clio, all’indomani della brutta sorpresa: il pagamento del suolo pubblico per 30 moto Harley Davidson (in realtà ne sono poi arrivate solo 8) che hanno presenziato al flash mob contro la violenza sulle donne. «Voglio sperare che sia un disguido, perché è tutto così assurdo», prosegue Malcangio. «Ho seguito alla lettera tutte le richieste, ho perfino compilato il modulo antiterroristico e dato alla polizia locale le targhe di 30 moto perché non si sapeva esattamente chi avrebbe, o meno, partecipato. L’8 febbraio avevo chiamato l’agenzia di Vimercate per avere rassicurazioni e mi era stato detto che non dovevo pagare la Tosap. Mi era anche stato detto che mi avrebbero chiamato nel caso fosse cambiato qualcosa. Risultato: nessuna telefonata e 4 giorni dopo avere ballato per il One Billion Rising mi viene notificato che devo pagare il suolo pubblico per 30 moto». L’associazione Clio ha ricevuto la solidarietà di tanta gente, tra cui anche quella dell’assessore all’Innovazione, Luciana Gomez. «È stata gentilissima, era a Parigi e mi ha telefonato per dirmi che era pronta ad aiutarmi per trovare una soluzione». Già, ma quale sarà? «Ho chiesto l’annullamento del provvedimento» prosegue Malcangio, «Nel caso non fosse possibile insisterò per pagare solo per 8 moto. Certo che tutto questo è disarmante. Organizzare un evento sociale come questo richiede impegno e sacrificio. So che il Comune non si può fare promotore, ma mi è stato detto che per il prossimo anno c’è l’intenzione di organizzare ulteriori eventi sul tema. Molto bene, mi metterò ancora a disposizione, a patto però che qualcosa cambi».