03 Giugno 2022

L’annullamento del Projcet financing per la riqualificazione del centro sportivo di via Buonarroti a nostro giudizio porta un danno erariale pari a 10 milioni di euro. Per questo motivo abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti». A denunciare il fatto sono 8 consiglieri comunali, 2 di maggioranza, Maurizio Rosci e Manuela Longoni (ma il Pd ha fatto sapere che parlano a titolo personale) e 6 di minoranza, Giordano Marchetti, Chiara Beniamino, Luca Cecchinato, Lino Ratti e Lorella Villa.  «L’amministrazione comunale aveva in mano un progetto che avrebbe fatto il privato per un valore di 5 milioni di euro. Dopo il covid erano disposti ad accollarsi il rischio degli eventuali rincari, ma il sindaco e la giunta hanno deciso di rinunciare a tirarsi indietro. Invece di transare, si sono mossi per una rescissione consensuale. In passato la Corte dei Conti ha condannato un comportamento simile, perché può essere messo in atto solamente se c’è un interesse pubblico, ma qui dov’è il vantaggio per la cittadinanza?». A spiegare come si è arrivati alla cifra di 10 milioni è, invece, Daniele Cassamagnaghi: «Ai 5 milioni persi, che erano previsti dal bando di gara vinto da Enjoy, vanno aggiunti un milione e 200mila euro per il campo da calcio sintetico che adesso dovrà fare il Comune e le spese delle utenze, anche queste inizialmente coperte dal privato e ora non più, che su una proiezione trentennale si aggirano intorno ai 4 milioni abbondanti». A rincarare la dose è Giordano Marchetti: «Il sindaco si nasconde dietro l’emergenza covid per tutto e lo fa anche per quanto riguarda il project financing saltato. La realtà è che l’amministrazione voleva costruire il nuovo campo da rugby su quello attuale da baseball, ma quel terreno si trovava all’interno del project e quindi non era più a disposizione. Per uscire da questa impasse, forti del fatto che la Federazione Rugby tramite il Pnrr poteva intervenire con un investimento di 3 milioni di euro, hanno fatto saltare il project per tornare in possesso del terreno».
Venuto a conoscenza dell’esposto, il sindaco Ermanno Zacchetti ha così replicato: «Non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo nel quale vengono avanzate segnalazioni nei confronti di un Comune, sui temi più vari, da parte di consiglieri o di cittadini. Non conoscendone i dettagli è difficile commentarla in maniera puntuale ora. Noi però abbiamo la convinzione di aver agito per il bene della città e la Corte dei Conti ci dirà cosa ne pensa. Posso comunque dire che ci fidiamo molto dei tecnici comunali e che tutti i controlli interni e le verifiche dei consulenti escludono la ricostruzione degli 8 consiglieri. Abbiamo spiegato in commissione e in consiglio comunale le ragioni che hanno portato entrambe le parti a non procedere. Possiamo certamente ricordare che la prima motivazione, spesso dimenticata da chi si oppone, è da ricondurre agli impatti del covid su previsioni economico-finanziarie pre-pandemia. Nulla vieta che l’operatore possa ripresentare proposte economicamente meno onerose per tutti e più sostenibili negli scenari cambiati del post covid. L’iter dell’esposto, fatto a pochi giorni dalle elezioni, quando il project è stato fermato tre mesi fa, ora sarà lungo. Dispiace constatare che si tenti di intimidire chi lavora, brandendo lo strumento dell’esposto come prova della correttezza delle proprie idee. È una scelta di chi probabilmente ne ha poche e preferisce giocare con strumenti giuridici piuttosto che affrontare un confronto politico».