22 Febbraio 2019

Una Casa delle Arti sovraffollata ha accolto domenica scorsa l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, in visita a Cernusco per presentare il suo ultimo libro “Un’altra strada”. Un’accoglienza degna dei grandi personaggi, che conferma come la città veda di buon occhio il politico, attirato in quel di Cernusco anche dall’amicizia con Eugenio Comincini, ex sindaco e ora compagno di banco in Senato di Renzi. Non è la prima volta, infatti, che l’ex premier fa visita ai cernuschesi: accadde nel 2012, a sostegno della ricandidatura di Comincini in vista del suo secondo mandato, e si ripresentò nel 2017, per visitare il cantiere del nuovo polo scolastico di via Goldoni, sempre guidato dall’ex primo cittadino, che l’ha introdotto anche domenica scorsa. «Sono venuto a chiedervi il voto talmente tante volte, che se lo facessi anche questa volta potrebbe configurarsi come stalking» ha ironizzato Renzi davanti alla platea. «Ma questa volta non sono qui per questo, bensì per dirvi che credo nell’Italia, anche se Di Maio è il vicepresidente del Consiglio, e credo nella politica». Ma la giornata ha avuto un’appendice polemica, legata al numero eccessivo di persone che hanno occupato la sala. La prima ad andare all’attacco è stata l’assessore Mariangela Mariani, in quota a Vivere, che su Facebook ha commentato: “Quando ho visto le foto e ho pensato alla sicurezza mi si sono rizzati i capelli in testa”. Il sindaco Ermanno Zacchetti ha replicato: «L’apertura delle uscite di sicurezza, la garanzia della loro accessibilità e la presenza delle forze dell’ordine in un clima disteso hanno garantito lo svolgimento dell’evento in maniera sicura per i presenti», scatenando l’ira della Lega Nord: «Il sindaco, oltre a bypassare tranquillamente l’accaduto, crea un precedente non indifferente: basta tenere aperte le porte delle uscite per risolvere il problema della sicurezza pubblica? Troppo facile chiedere ad associazioni e a imprese la “dichiarazione di rispetto dei valori costituzionali” che viene fatta passare come misura di sicurezza ma che ha puro contenuto ideologico. Cosa succede quando la sicurezza non è rispettata dagli stessi che la impongono?». E il consigliere del Carroccio, Paola Malcangio, ha presentato un’interpellanza sulla vicenda, indirizzata per conoscenza anche al prefetto.  
Eleonora D’Errico