18 Luglio 2017

 

 

È Pietro Melzi il presidente del consiglio. E così tra Maurizio Rosci e Gianluigi Frigerio, i due che sembravano doversi sedere sulla prestigiosa poltrona, come avevamo ipotizzato è uscito un terzo incomodo.

Dopo avere preso il suo posto in giunta, a seguito dell'allontanamento voluto dall'allora sindaco Comincini, il giovane consigliere del Pd ha per la seconda volta fatto alzare Rosci da una sedia, in questo caso quella di presidente del parlamentino dove, ironia della sorte, l'ex assessore c'è rimasto per una trentina di minuti in virtù di consigliere anziano (quello che ha ottenuto il maggior numero di preferenze).

Lunedì nella seduta del primo consiglio comunale ci sono volute tre votazioni prima di arrivare al verdetto finale. Il consigliere Pd Daniele Mandrini ha ufficializzato che il suo partito avrebbe candidato Melzi, mentre la collega democratica Manuela Longoni si è dissociata proponendo Maurizio Rosci. Palla al balzo presa da parte dell'opposizione. Paola Malcangio (Cernusco Primaditutto), Lorella Villa (Movimento Cinque Stelle), Olivia Mabellini (Cernusco Civica), Lino Ratti (Lega Nord) e Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco) hanno parlato di spaccatura all'interno del principale partito di maggioranza e hanno dato fiducia a Rosci. Solo Zecchini ha proposto la collega di partito Monica Tamburrini. A prendere le distanze da questa posizione è stato Daniele Cassamagnaghi, di Forza Italia: «Non vedo nessuna frattura nel Pd, ma un'estrema democrazia dove si discute e si portano avanti idee diverse. Magari fosse così anche in altri partiti». Alla fine la votazione ha sentenziato: Melzi 16 voti, Rosci 7 e Tamburrini 2. Conti alla mano il neo presidente del consiglio ha raccolto la fiducia anche dei due consiglieri di minoranza Cassamagnaghi e Frigerio.