05 Marzo 2021

La rivoluzione di PizzAut non si ferma. Mentre il food truck continua a sfornare centinaia di pizze al giorno, è stata fissata la nuova data di apertura del ristorante di Cassina de’ Pecchi: le saracinesche potrebbero aprire l’1 aprile, a un anno esatto dalla prima data fissata e poi rimandata a causa del covid. Sempre se torneremo in zona gialla. In caso contrario si posticiperà ancora. «Non vogliamo rischiare di aprire e poi dover chiudere» spiega Nico Acampora, fondatore di PizzAut. «Sarebbe difficile spiegarlo ai ragazzi». Intanto il progetto continua ad abbattere confini, diventando sempre più internazionale e di interesse mediatico. A parte i numerosissimi servizi televisivi che vanno in onda quasi ogni settimana, è dei giorni scorsi la notizia che un gruppo di ricercatori arriverà dagli Stati Uniti per studiare il fenomeno e per farne un documentario. Non solo: dovrebbe uscire proprio a marzo il fumetto con protagonista il primo ristorante in Europa gestito da ragazzi autistici, realizzato da “La fiaccolina”, periodico dedicato ai bambini delle edizioni San Paolo. E, notizia dell’ultima ora, dall’Australia un imprenditore ha contattato Acampora per aprire un PizzAut a Melbourne. Insomma, anche se il covid ha messo a dura prova tutti, PizzAut dimostra che non bisogna arrendersi e cresce sempre di più. «Sono senza parole  per l’affetto che continuiamo a ricevere» racconta Acampora.«Nei fine settimana in cui il food track si ferma nel parcheggio davanti al ristorante, in tantissimi vengono a prendere le pizze, qualcuno le porta a casa, qualcuno si ferma a mangiarle lì. Ho visto famiglie con mamma e papà davanti e bimbi seduti sul cofano a consumare la loro fetta. Tutto questo permette ai ragazzi di uscire e lavorare, che in un momento come questo è fondamentale». Undici i ragazzi pronti per cucinare e servire nel ristorante realizzato sulla base delle loro specifiche esigenze. Ma con l’apertura potrebbe essere avviata anche l’Aut Accademy, per formare ragazzi speciali nell’ambito della ristorazione. «Il ristorante è pronto» conclude Acampora. «Abbiamo lavorato per renderlo ancora più user friendly. Non vediamo l’ora di dimostrare a tutti di cosa siamo capaci».
Eleonora D’Errico