24 Marzo 2017

Il confronto tra i candidati delle primarie del centrosinistra (si sfideranno domenica), che si è tenuto lunedì sera alla Casa delle Arti, ha evidenziato un dato di fatto: tra il democratico Ermanno Zacchetti e l’esponente di Vivere Cernusco Daniele Restelli c’è molta sintonia mentre il terzo aspirante sindaco, Maurizio Rosci (anche lui del Pd) ha un’impostazione chiaramente differente. Gli attriti per il suo allontanamento dalla giunta di un anno fa si percepiscono ancora. Fin dalla presentazione iniziale Zacchetti e Restelli hanno fatto capire che il gioco di squadra sarà fondamentale mentre Rosci ha voluto sottolineare i risultati che ha ottenuto quando era assessore. E a domanda precisa se all’indomani delle primarie i due perdenti si spenderanno anima e corpo per il vincente è stato il più cauto, arrivando anche a ipotizzare un dialogo con altre forze politiche non molto comprensibile visto che la coalizione dovrebbe essere già delineata. Insomma, il pepe non è mancato, come in fondo è giusto che sia. Incalzati dalle curiosità dei presenti, oltre trecento i cernuschesi che hanno assistito al confronto, più di una volta i tre candidati non hanno perso occasione per tirarsi qualche frecciatina, seppure con spirito molto british. E quando si è inevitabilmente finiti a parlare di ampliamento del Carosello, Zacchetti e Restelli hanno difeso la posizione dell’amministrazione comunale che ha deciso di sedersi a un tavolo con Carugate e Regione per ragionarci sopra, mentre Rosci ha sentenziato che se diventerà sindaco vorrà valutare con molta attenzione il progetto della proprietà evidenziando timore per traffico e commercio locale. Nessuno però ha pensato di spingere oltre sull’argomento (tranne Zacchetti che ha punzecchiato l’ex collega di giunta ricordandogli come la pensasse diversamente quando appunto era assessore) per avere qualche delucidazione in più. E serviva fare chiarezza. Al termine della serata mani strette e finalmente qualche sorriso in attesa del risultato di domenica sera.