02 Ottobre 2020

Vivere Cernusco si è schierata apertamente a favore del progetto di riqualificazione dell'ecomostro dell'albergo Melghera, presentato quest'estate da un gruppo di operatori cernuschesi. La posizione del Pd, invece, non è ancora stata ufficialmente resa nota. Ma a commentare la situazione è l'assessore all'Urbanistica, Paolo Della Cagnoletta, in quota proprio ai democratici, e lo fa con un misto di positività e cautela: “Conosco bene la questione ecomostro. Per il ruolo di assessore che ricopro ne ho studiato attentamente le carte. Conosco molte persone che vivono in quella zona e che sono costrette a convivere con la struttura edilizia che più di ogni altra rappresenta ciò che Cernusco non vuole essere: una città dove l'edificato è brutto, osceno perché sproporzionato e invadente, scollegato dall'ambito che lo circonda. Un gigantismo inutile che testimonia una mancanza di rispetto di ogni canone di sensibilità per il paesaggio e la vivibilità. So bene anche quanto, per queste stesse ragioni, la politica speculi sulle aspettative di una soluzione che tale obbrobrio produce in chi vive nella zona. Conosco bene anche l'iter che portò all'approvazione del Pgt e l'aspettativa che la previsione di piano fosse quella giusta. Venne protocollato un piano nel 2011, conforme e sostanzialmente identico a quello attuale. Ma nulla accadde”. Dopodiché l'assessore entra nel cuore della riflessione: “Tutta questa premessa serve a spiegare la cautela con cui mi muovo su questo fronte. Non abbiamo bisogno di smanie e ansie da prestazione ma molta professionalità e attenzione nel dare seguito a un'istruttoria complessa per dimensioni e impatto su centinaia di famiglie. Per tutte queste ragioni sto anche intrattenendo un ottimo rapporto con il comitato dei cittadini della zona Melghera costituitosi proprio per partecipare proattivamente alle soluzioni dei problemi, ciascuno nei suoi ruoli. Abbiamo l'opportunità di interpretare un modo di fare politica sobrio e concreto. Io faccio così, cercando di creare prima di tutto il giusto contesto di reciproca fiducia, con i cittadini ma anche con gli operatori privati, che un piano così complesso comporta”.