09 Febbraio 2021

Anche per il Giorno del Ricordo, che cade il 10 febbraio, l’emergenza sanitaria vieta ogni forma di celebrazione che comporti un rischio di assembramenti, ma l’assessorato alla Cultura ha comunque deciso di commemorare l’evento. E lo farà sabato 13 febbraio con un incontro virtuale. E così, con lo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale, alle ore 11 sarà trasmesso sui canali social del Comune il reading treatrale “Bora, il vento dell’esilio – recital a 4 voci”. Accompagnato da musiche di scena, la performance si ispira all’omonimo libro di Anna Maria Mori e Nelida Milani e narra, attraverso il rapporto epistolare delle due autrici, le vicende delle loro famiglie e che fecero scelte diverse nel momento in cui l’Istria non fu più territorio italiano ma divenne ufficialmente parte della Jugoslavia di Tito: una scelse di partire, affrontando le difficoltà di chi deve vivere da profugo nel proprio Paese, l’altra di restare, accettando a sua volta rinunce dolorose in una società che cercava di cancellare la cultura italiana in Istria.

“Ricordiamo, con questo recital, l’esodo dei 350mila italiani che, tra il 1943 e il 1956, lasciarono case e affetti per sfuggire a ciò che, nella Jugoslavia di Tito, si stava trasformando in una vera pulizia etnica nei confronti della popolazione” spiega l’assessore alla Cultura Mariangela Mariani. “Famiglie che affrontarono anni difficili anche in Italia, etichettati tutti come fascisti, a lungo costretti a vivere in campi profughi nel proprio Paese. Credo sia importante raccontare queste vicende attraverso le testimonianze dirette di chi le ha vissute. Per questo, nelle iniziative di questi anni, ho operato scelte che si sono avvalse frequentemente della collaborazione di nostri concittadini che hanno vissuto la sofferenza dell’esodo dalle terre del nostro confine orientale”. All’assessore fa eco il sindaco Ermanno Zacchetti: “Il Giorno del Ricordo, contribuisce a farci rivivere un passaggio cupo della nostra storia recente, per molto tempo rimosso o addirittura negato: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia subirono sotto l'occupazione dei comunisti jugoslavi al termine della seconda guerra mondiale e di cui la vicenda delle foibe costituisce il culmine più tragico. Alle vittime di quella persecuzione e alle loro famiglie va il nostro pensiero: il racconto del loro dramma rimanga ancora oggi come monito di fronte all’oppressione delle minoranze e alla negazione dei diritti delle persone e ci rafforzi nel promuovere la pace, la collaborazione internazionale, il dialogo tra gli Stati e l'amicizia tra i popoli”.