La rotativa andata distrutta

Secondo una stima i danni ammonterebbero a circa 15 milioni di euro

22 Marzo 2013

Danni ingenti e tanta paura. E per consegnare nei tempi stabiliti le commesse distrutte da fiamme e acqua ci vorranno turni di lavoro intensi. Ma nello stabilimento della Rotolito Lombarda di via Brescia a Cernusco, sede produttiva della tipografia di Pioltello, dopo l’incendio di lunedì notte che ha distrutto una rotativa non si perdono d’animo. «Anzi, ci siamo immediatamente attivati per cercare di rimettere in moto la produzione» spiega il direttore generale Joseph Marsanasco. Come gli operai, anche lui lunedì notte ha coordinato sul campo le attività di emergenza per limitare i disagi. Secondo una prima stima, i danni si aggirerebbero intorno ai 15 milioni di euro, sommando le apparecchiature distrutte e la produzione sospesa. «La rotativa andata in fiamme è stata la prima di nuova generazione installata in azienda quando sono arrivato qui, dieci anni fa. Ci ero affezionato» ammette Marsanasco. «Vedere il capannone annerito e questa imponente macchina distrutta fa effetto. Ma sono convinto che dalle ceneri possano rinascere buone cose». Eroe di giornata, Giuseppe Sirtori, da 34 anni dipendente della Rotolito, impegnato lunedì sera nel reparto in cui si è sviluppato il rogo. «Quando ho visto le fiamme ho pensato solo a cercare di salvare i miei colleghi e il capannone» spiega. «Al controllo dei colori, ci siamo accorti che alcuni parametri erano sballati. Entrando all’interno del locale rotativa per capire quale fosse il problema, ho visto le fiamme. Subito ho afferrato l’estintore e ho cercato di spegnere l’incendio, ma ormai il fumo aveva avvolto tutto. Quando ho capito che il rogo non avrebbe potuto essere domato, ho attivato i sistemi di sicurezza. Poi ho gridato ai colleghi di uscire e abbiamo chiamato i vigili del fuoco». Che hanno avuto ragione delle fiamme nel giro di qualche ora.

C. G.