16 Novembre 2017

Non un tragico gioco e neppure una bravata, bensì un gesto folle, cretino, assurdo. Chi l’ha compiuto era consapevole di cosa sarebbe potuto accadere. Perché lanciare una pietra di un 1chilo e 200 grammi contro un’auto in corsa ha altissime possibilità di provocare la morte di qualcuno. Anche per un infarto causato dallo spavento. Ed è quanto accaduto lo scorso giovedì sera, intorno alle 23, allorché una mano ignota ha scagliato un grosso sasso contro una vettura, con a bordo 5 persone, che transitava sulla provinciale 121. L’impatto ha frantumato il parabrezza, ma a quanto pare non ha colpito nessuno. Il conducente ha immediatamente frenato e accostato all’altezza di via Viscontina. Ed è stato in quel momento che si è accorto che la 62enne cernuschese Nilde Caldarini, seduta accanto a lui, era stata colta da un malore per lo spavento. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma quando gli operatori del 118 sono giunti sul posto, le sue condizioni erano già gravi. L’inutile corsa verso l’ospedale San Raffaele non è servita a nulla. La donna, infatti, è deceduta. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda, che procedono coadiuvati dai colleghi del Comando provinciale, il sasso è stato lanciato da un terrapieno, sollevato dalla strada di circa 5 metri, che si trova sulla corsia opposta al senso di marcia dell’auto. I suoi occupanti rincasavano da un incontro di preghiera tenutosi a Pontirolo, in provincia di Bergamo, ed erano praticamente giunti a destinazione. Il punto dell’agguato (perché è giusto chiamarlo così) si trova in mezzo ai campi e nelle immediate vicinanze non ci sono telecamere di videosorveglianza. Tuttavia gli inquirenti hanno ugualmente acquisito i filmati di alcune videocamere poco distanti, convinti che potrebbero comunque avere immortalato il responsabile mentre si allontanava. Per il momento le indagini proseguono nel più stretto riserbo, ma secondo indiscrezioni potrebbe trattarsi di qualcuno che non vive molto distante. Probabile anche che l’autore del folle gesto non si trovasse da solo su quel terrapieno. L’episodio ha letteralmente lasciato sgomenta tutta la comunità cernuschese. La mattina seguente il sindaco Ermanno Zacchetti ha portato le sue condoglianze personali e quelle della città intera ai parenti di Nilde Caldarini. E nei giorni seguenti ha deciso di girare un video, pubblicato sulla pagina Facebook del Comune, dove invita l’autore a presentarsi dai carabinieri per costituirsi e chi avesse informazioni utili per le indagini a non esitare nel farsi avanti. «Alla mia città, alla nostra comunità sento di rivolgere un appello» le parole di Zacchetti. «Chi ha visto qualcosa o pensa di poter aggiungere elementi utili per individuare i responsabili di questo gesto, si rivolga al più presto e con fiducia alle forze dell’ordine che da giovedì notte sono incessantemente al lavoro e che stanno raccogliendo elementi preziosi per individuare i colpevoli. Lo stesso chiedo a chi si è macchiato di un così grave gesto: si faccia, o si facciano, avanti per consegnarsi alla giustizia. Sarebbe un sussulto di coscienza che certo non restituirà Nilde alla sua famiglia, ma potrà forse dare un po’ di pace ai suoi cari e alla nostra comunità».