19 Ottobre 2018

Nuova avventura politica per Eugenio Comincini. L’ex sindaco di Cernusco, attualmente parlamentare, si candida alla segreteria regionale del Pd. Le elezioni, fissare per domenica 18 novembre, lo vedranno confrontarsi con Vinicio  Peluffo, ex assessore di Rho.
«Diversi sindaci ed esponenti locali e nazionali mi hanno chiesto questo atto di responsabilità» spiega Comincini, «per dare continuità alle idee riformiste all’interno del Pd. Con spirito di servizio ho detto sì. So che non è una partita facile e per nulla scontata, ma non potevo sottrarmi. Ho sempre fatto politica come amministratore e ora sono chiamato ad assumere un ruolo diverso, ma coraggio e passione non mi mancano».
Il suo progetto? Un partito federato  rispetto al nazionale. «In questo modo si potrà rispondere in maniera più diretta ai problemi locali, come ad esempio quello del lavoro» precisa Comincini. «Lo Statuto del Pd lo consente e questo vorrebbe anche dire poter decidere le candidature sul territorio senza dovere avere il consenso da Roma. Dobbiamo valorizzare gli iscritti e gli amministratori locali. La mia esperienza come sindaco, come vice di Città Metropolitana e membro attivo di Anci, mi permette di affermare quanto sia fondamentale portare nella segreteria regionale le idee, i contributi e i progetti di chi vive quotidianamente il territorio». Il parlamentare inoltre lancia già il guanto di sfida al centrodestra: «La prossima partita riguarda le regionali del 2023 che sembra così distante. In realtà dobbiamo partire subito, valorizzando il lavoro dei nostri consiglieri regionali e integrarlo con quello dei nostri amministratori locali. L’alternativa al governo Fontana va costruito fin da ora e non all’ultimo minuto. Il centrodestra amministra la Lombardia da 25 anni e i problemi sono sempre gli stessi. Penso al trasporto pubblico o all’ambiente dove non esiste una politica su vasta scala per migliorare le condizioni. Ci vuole coraggio e affrontare con coerenza  le situazioni, senza pensare al momento, ma in una visione più ampia e futura». Certo il momento nazionale del Pd non aiuta, ma Comincini ci crede: «La Lombardia è stata la regione che ha ottenuto il migliore risultato a livello nazionale. È segno che qui c’è un’attenzione maggiore rispetto alle idee. Dobbiamo creare le condzioni per conquistare il consenso. Se le presentiamo, insieme a persone credbili, l’elettore apprezzerà e ci premierà».