21 Settembre 2018

Entusiasmo, serietà, eccellenza. Sono questi i principali ingredienti della scuola Attitude di Letizia Benelli, ballerina e insegnante qualificata, che 11 fa portò la danza a Cernusco sul Naviglio con un solo obiettivo: trasmettere agli altri la sua grande passione. Nata a Milano, Letizia scoprì a Padova quello che sarebbe stato il suo scopo nella vita: ballare. «Mia mamma aveva una scuola di danza e passavo le ore a guardarla, a farle da assistente» spiega la ballerina. «Da lì a poco decisi di studiare questa disciplina e andai a Firenze che, in Italia, rappresenta la culla della danza, il punto di riferimento massimo per le più importanti compagnie di balletto». Ma la vera svolta arrivò negli anni ’90 quando Letizia si trasferì a Londra, per studiare alla Royal Academy, l’organizzazione più qualificata al mondo nell’apprendimento e nella pratica della danza. Qui imparò il metodo RAD che oggi costituisce la base del suo modo di insegnare e che, rispetto ad altre metodologie, prevede il conseguimento di obiettivi sia a livello amatoriale che professionale. E in effetti sono tutti certificati RAD i collaboratori di cui Attitude si avvale per i suoi corsi, non solo di danza classica, ma anche contemporanea e, da qualche anno, musical. «Oggi assistiamo al boom di scuole che propongono corsi di ogni tipo» continua Letizia. «Ma c’è modo e modo di insegnare. Noi, per esempio, siamo stati i primi a portare in città il Musical Theatre Lab, che sarebbe poi la fusione di canto, ballo e recitazione: un genere difficile che richiede serietà». Non è un caso se il corso di musical presso la nostra scuola è tenuto da performers professionisti come Giorgio Camandona, attuale protagonista nel tour di “Peter Pan”. Non solo: anche le altre declinazioni della danza vantano insegnanti qualificati, tutti diplomati RAD e costantemente aggiornati. Un valore aggiunto per la scuola cernuschese, che tra i corsi, prevede anche “Academy”, formazione personalizzata ad alto profilo. Come quella di Federico Farina, ex allievo, che oggi continua il suo percorso alla Scala di Milano. «Una grande soddisfazione per me che l’ho visto crescere» racconta l’insegnante, «ma senza arrivare così in alto, tutti qui da noi possono sentirsi un po’ ballerini della Scala: con una buona base, i ragazzi hanno la possibilità di imparare una variazione famosa dei balletti classici più famosi. Senza contare l’approfondimento del folclore, che aiuta a sentire il ritmo e a esprimersi bene sul palcoscenico». Eppure, Attitude non è un mondo chiuso. Vanta infatti collaborazioni con il Comune e altri enti qualificati. Basti pensare alla performance in occasione della Festa dello Sport, allo spettacolo dell’anno scorso presso il museo della Scienza e della Tecnica di Milano e al teatro Carcano che, ogni anno, rinnova stima e disponibilità.
Francesca Lavezzari