14 Aprile 2017

Il procedimento avviato dalla Corte dei Conti su presunte irregolarità nell’utilizzo della carta di credito del Comune dell’ex sindaco di Segrate Alessandrini, va a interessare anche Paola Malcangio, candidata sindaco a Cernusco per Lega, FdI e due civiche, in quanto era la Dirigente responsabile della sua segreteria. «La Corte ha rilevato esclusivamente irregolarità procedurali nella documentazione inviata dall’attuale sindaco di Segrate» spiega Malcangio «che non si è mai premurato di chiedermi delucidazioni sulla procedura di liquidazione talmente consolidata da essere utilizzata anche da suo padre, Piero, dirigente fino al 2010, che mi sostituì per le maternità. La Corte ha rilevato la carenza di rendiconto da parte del sindaco e di alcuni giustificativi di spesa sostenendo che, in loro mancanza, le spese non avrebbero potuto essere da me liquidate. In realtà il controllo sulle spese era doppio: a monte si verificava la natura istituzionale della spesa e, a valle, si appurava la congruenza tra spesa e rendiconto bancario che arrivava direttamente in ragioneria. Posso garantire, pertanto, che tutte le spese effettuate erano istituzionali, alcune di stretta rappresentanza, altre legate ad eventi. Può essere che alcune spese non dovessero essere effettuate con la carta di credito, ma nessun euro è stato speso per fini personali e non vi è alcun danno erariale. Alessandrini ha già recuperato, e a fatica, i giustificativi mancanti visto che il mio archivio decennale, che conteneva soprattutto quelli legati agli eventi, è scomparso dopo l’esposto del sindaco e io, già un anno fa, ho fatto denuncia. Sono serena, ho sempre operato per il bene di Segrate e trovo normale l’approfondimento della Corte in cui ho piena fiducia. Mi chiedo solo come mai questa notizia in passato non  abbia mai contenuto il mio nome, tirato fuori solo adesso che sono l’alternativa più forte all’amministrazione uscente».