Non c’è pace per i parchetti cittadini. Vandalismi e rotture di giochi sono segnalati un po’ ovunque. E metri di nastro biancorosso vengono srotolati quasi quotidianamente dalla polizia locale e dalla Cernusco Verde. Gli ultimi giri sono stati dati allo scivolo all’interno del parco Trabattoni, rimasto per qualche giorno con i gradini in legno della salita pericolanti dopo che il solito incivile buontempone difficile da individuare deve aver affondato un colpo di kung fu alla struttura. Un cartello della società di via Neruda avvisa che «il gioco è pericoloso» ed «è vietato salire». Prossima rottura prevista: l’altalena a scodella, utilizzata nel pomeriggio da gruppi di ragazze e ragazzi come fosse una rampa di lancio per le loro spericolate acrobazie sotto l’occhio impotente di mamme, papà e nonni che hanno anche provato ad alzare la voce ricevendo quando va bene una bella alzata di spalle. Ed ogni volta sono soldi pubblici che se ne vanno in riparazioni. Come quelle che prima o poi (meglio tardi che mai) verranno fatte al parco degli Alpini preso di mira dagli Unni e con i giochi ormai a mezzo servizio. «Se ci dessero l’ok li sistemeremmo noi» dibattono i genitori. «Ma chi si prende la responsabilità?». «L’altro giorno un bullone e una vite le ho portate da casa» racconta un papà, «ma se poi succede qualcosa?». Ogni anno così la voce vandalismi barra bullismo barra menefreghismo del bilancio comunale va aggiornata con nuove cifre. Perché oltre alle aree gioco ci sono da sistemare anche i campetti da basket che restano senza canestri, i parcheggi senza estintori e luci, le strade senza cartelli e cestini. Poi ci sono i capitoli imbrattamuri, vetri delle auto infranti e carrozzerie graffiate (recentemente è accaduto in zona mercato, Melghera e via Assunta) che coinvolgono anche la proprietà privata. Per non parlare delle pulizie straordinarie. E chi fa due passi nei pressi della vela del parco Trabattoni ne sa qualcosa.