Si vorrebbero offrire anche consulenze sessuologiche, psicologiche e legali

26 Ottobre 2012

Cinquemila euro per ampliare i servizi offerti dallo “Sportello Donna” con l’introduzione di consulenze sessuologiche, psicologiche e legali per signore e ragazze che hanno subito violenza fisica o sessuale. È quanto chiede Villa Greppi al Pirellone partecipando al bando “Progettare la parità in Lombardia 2012”. L’iniziativa per cui è stato richiesto il finanziamento, ribattezzata “PrendiTi cura. Percorsi di donne tra salute e relazioni di genere”, nasce da un’attenta analisi delle problematiche emerse nei quattro anni di attività dello Sportello, grazie al quale è stato possibile evidenziare come purtroppo anche a Cernusco il fenomeno della violenza sulle donne è presente. «Abbiamo deciso di partecipare al bando della Regione» spiega Rita Zecchini, assessore con delega alle Pari Opportunità, «per reperire i fondi necessari a realizzare questo progetto perché ritengo che il tema trattato sia quanto mai attuale». E una ricerca condotta nel 2011 sul territorio di Cernusco dall’Associazione Blimunde, per volere dell’assessorato alle Pari Opportunità, evidenzia come già allora la crisi economica avesse ulteriormente aggravato la già negativa situazione sull’occupazione femminile. Si tratta di un tema solo apparentemente distante da quello della violenza di genere, perché la violenza economica trova spesso terreno fertile proprio nella difficoltà della donna a individuare risorse lavorative sue proprie. Dallo studio è emerso, inoltre, che il fenomeno tocca particolarmente Cernusco tanto da interessare, seppur in forme differenti, due generazioni: quella giovanile, dai 25 ai 35 anni, specie le ragazze con figli; e quella delle donne tra i 50 e i 60 anni. «D’altra parte» sottolinea Zecchini, «il progetto, oltre ad essere d’aiuto alle donne che hanno subito maltrattamenti o discriminazioni, ha anche l’obiettivo di intercettare una fascia di ragazze, madri e non, che, in questo periodo di crisi economica e precariato, appare suscettibile di particolari fragilità, in ambito domestico, economico e professionale». Dal gruppo Udi “Donnedioggi” cernuschese, invece, arriva la proposta di ampliare il lavoro dello Sportello ai paesi limitrofi compresi nel distretto di zona.