22 Febbraio 2019

Secondo l’ultimo rapporto Eurispes, un terzo delle famiglie italiane vive con un animale domestico, e nel 40% dei casi è un cane. Un dato di fatto, che però non sempre si accompagna alla percezione della responsabilità che comporta  la scelta di accogliere un amico a 4 zampe nella propria famiglia.
A Cernusco sul Naviglio, all’interno del centro sportivo di via Neruda, ha sede un’associazione sportiva che ha tra le sue finalità anche quella di accrescere questa consapevolezza. «La decisione di avere un cane è una scelta di responsabilità incredibile» spiega Alessandro Grimoldi, presidente di “Il mio amico ha 4 zampe”. «I cani sono creature che devono essere plasmate e guidate, le loro menti hanno bisogno di essere nutrite, proprio come accade negli esseri umani. E questo avviene attraverso un percorso in cui si lavora sul cane, ma anche sulle persone, affinché imparino a stare con il proprio animale in maniera empatica». “Il mio amico ha 4 zampe” è, infatti, un’associazione sportiva cinofila e di promozione sociale, che svolge discipline cino-sportive, ma che ha anche un ruolo di promozione socio/culturale, che si prefigge di fornire un supporto, sia educativo che terapeutico, con l’idea che un approccio empatico-relazionale possa portare benefici sia a i cani che alle persone. «Si tratta di un percorso che il cane inizia da cucciolo» continua Alessandro. «Lo scopo è quello di iniziare a dare un’educazione di base, necessaria per poter avere delle fondamenta solide su cui poi costruire tutto il resto. Non è molto differente da quello che accade nei bambini, con la differenza che nei cani questo processo è limitato al periodo compreso tra i 2 e i 5 mesi. Una volta ottenuto questo, chi vuole poi può procedere con l’attività sportiva ed eventualmente quella agonistica». Oltre a essere un educatore cinofilo, Grimoldi è infatti responsabile nazionale e giudice di gara nella categoria Obedience per la Federazione italiana cinofila sport e soccorso. «Si tratta di una disciplina in cui si insegnano al cane dei comportamenti controllati e collaborativi. Fondamentale l’armonia tra conduttore e cane, che deve essere perfetta anche quando l’animale si trova distante». Oltre a questo, l’associazione di via Neruda propone Rally Obedience, Agility, Mobility e molte altre discipline. «Da noi la parola d’ordine è divertimento» prosegue Alessandro «Si spengono i cellulari e si sta insieme, in maniera molto informale e rilassata. L’energia positiva che la risata trasmette si diffonde anche ai cani e questo è fondamentale. I corsi con i cuccioli sono di gruppo, perché è essenziale che apprendano un elemento fondamentale, quale la socializzazione. Si parte da 7 incontri, ma non si termina fino a quando non mi accorgo che il cane ha cambiato modalità di intereazione: per alcuni ci vuole poco, per altri di più, non c’è una regola perché, come gli esseri umani, ogni soggetto è a sé. Ci tengo a precisare che qui non si educa il cane, non gli si impartiscono lezioni, ma lo si aiuta ad apprendere tramite una serie di esperienze». Insieme a questi percorsi, Grimoldi accoglie anche cani adulti, che quindi devono essere “riabilitati”. «In casi del genere, succede che animali e padroni affrontano problemi relazionali che devono essere risolti. Non è facile, il margine di successo è molto difficile. È sempre meglio ricorrere alla figura dell’educatore cinofilo prima che questo accada,  perché lo scopo fondamentale è fare in modo che famiglia e cane imparino il modo giusto di stare insieme. E quando questo accade, avere un animale domestico diventa un’esperienza eccezionale».
Eleonora D’Errico