16 Giugno 2017

Come ipotizzato praticamente da tutti, servirà il ballottaggio per decretare il nuovo sindaco di Cernusco. E i pronostici sono stati rispettati anche sui due nomi che si contenderanno la poltrona di primo cittadino. Da una parte Ermanno Zacchetti, supportato da Pd e Vivere Cernusco, dall’altra Paola Malcangio, appoggiata da Lega Nord, Fratelli d’Italia, Cernusco Primaditutto e Cernusco Popolare. Quello che invece non tutti avevano previsto è lo scarto che li distanzia. Una forbice di 17 punti, 16,98 a voler essere precisi. Zacchetti, infatti, ha ottenuto il 35,94%, mentre Malcangio il 18,96%. Fuori dal secondo turno per 3 punti invece Rita Zecchini di Sinistra per Cernusco e La Città in Comune, con il 15,54%. Buono il risultato di Gianluigi Frigerio che ottiene il 10,45%, seguito da Olivia Mabellini con il 6,72%. Grossa delusione per Forza Itala che con Ivana Raguzzi si ferma al 6,23% mentre la maglia nera spetta a Lorella Villa del Movimento Cinque Stelle con il 6,17%. A livello di singole liste, il Pd è il primo partito con il 25,63%, seguito dalla Lega Nord con il 10,28% mentre la terza realtà cittadina è Vivere Cernusco con 9,07%. Non sfondano il Movimento Cinque Stelle (&%) e Forza Italia (5,63) mentre nella coalizione che appoggiava Zecchini sorprende la civica La Città in Comune che con il 7,88% supera Sinistra per Cernusco ferma al 5,25%. Da evidenziare la scarsa affluenza alle urne: ha votato solamente il 57,91% dei cernuschesi aventi diritto. E adesso si aprono le febbrili trattative con gli esclusi da parte dei due candidati a Villa Greppi, per cercare di accaparrarsi le loro simpatie  e, quindi, i loro voti. Molto appetibili sono gli elettorati di Gianluigi Frigerio e di Rita Zecchini che per il momento però non rilasciano dichiarazioni o comunicati ufficiali. Si sa solo che i due leader hanno incontrato gli aspiranti sindaci e ascoltato la loro visione della Cernusco futura. Il M5S ha invece lasciato libertà di voto. Anomala la situazione di Forza Italia: se vincerà Zacchetti avranno un consigliere comunale, se la spunta Malcangio resteranno fuori, a meno di un apparentamento ufficiale. «Stiamo dialogando con entrambi e stiamo facendo le nostre valutazioni, nei prossimi giorni vedremo come muoverci» commenta il capolista azzurro, l’ex sindaco Daniele Cassamagnaghi. E ora spazio ai due antagonisti. «Sono soddisfatto, i numeri oggettivamente ci premiano» spiega Zacchetti. «Vorrei evidenziare che il cambiamento che i miei avversari auspicavano non c’è stato e il centrosinistra nel suo complesso conferma i numeri di 5 anni fa. Molto bene anche nelle preferenze dei consiglieri comunali che sono state tante. Adesso affrontiamo il ballottaggio consapevoli della nostra forza, restando però molto determinati e senza perdere concentrazione. Ci confronteremo con tutte le forze politiche non interessate al ballottaggio e cercheremo di capire su quali punti programmatici lavorare insieme a loro ed eventualmente allearci per raggiungerli, anche se tenderei ad escludere apparentamenti». Di diverso avviso è invece Paola Malcangio, chiamata al difficile compito di recuperare 17 punti: «Quello che vedo è che sei candidati sindaco hanno raccolto il 64% di voti. Persone che ci hanno dato fiducia e hanno bocciato l’amministrazione Comincini e, di conseguenza, Zacchetti. Intendo lavorare per chiedere a questi 3mila elettori di considerare ora la sottoscritta come l’unica rappresentante del vero cambiamento. Apparentamenti? Certo che siamo disposti. Il primo che faremo è con la lista Cernusco Civica che appoggiava Olivia Mabellini. Se vinceremo noi, loro avranno tre consiglieri invece di uno mentre Olivia sarà assessore ai Servizi Sociali. Niente apparentamento invece con le altre due civiche che la appoggiavano. Quello che però temo davvero è che anche al secondo turno possa registrarsi una scarsa affluenza. L’astensionismo non ci facilita, ma io sono determinata a provare a ribaltare il verdetto del primo turno».