18 Luglio 2017

Tanti complimenti e in “Bocca al lupo” per il neosindaco Ermanno Zacchetti anche da parte della minoranza nel primo consiglio comunale svoltosi lunedì. Leggermente fuori dal coro Rita Zecchini di Sinistra per Cernusco. L'ex collega di giunta del primo cittadino, ora all'opposizione, ha voluto fare gli auguri anche a Zacchetti, ma ha criticato la sua scelte di fare per il momento solo sei assessori e ha anche insinuato un dubbio: «Non ha per caso trovato una settima persona all'altezza dell'incarico, un nome valido? O forse ci nasconde una nuova alleanza che non ha portato al giudizio degli elettori durante le amministrative? Diciamo che è per allargare la maggioranza e avere un voto in più?». Il riferimento era fin troppo esplicito: Gianluigi Frigerio. L'ex capogruppo di Forza Italia, candidatosi a sindaco appoggiato da due civiche, durante il ballottaggio aveva dichiarato apertamente che il suo voto sarebbe andato a Zacchetti. A confermare che l'indiziato numero uno sia lui, anche le parole di Paola Malcangio di Cernuscoprimaditutto: «Il settimo assessore sarà il pegno da pagare a chi non è stata data la presidenza del consiglio». Dal canto suo Zacchetti ha replicato senza alzare i toni: «Le legge mi permette di fare momentaneamente sei assessori con la possibilità di aggiungere un settimo più avanti. Non vedo altro se non l'applicazione della legge. Ho scelto la mia squadra per competenza e fiducia. In corsa sceglierò un settimo assessore, aggiustando il tiro dove capirò che servirà. Lascerei alle spalle le scorie della campagna elettorale e suggerirei di lavorare tutti a seconda del ruolo che si ricopre. La storia dirà il resto». Gianluigi Frigerio, sentendosi tirato in ballo ha voluto precisare: «Collaborerò con il sindaco e la giunta dove ci saranno margini per portare avanti punti che erano presenti nel mio programma. Sarebbe anche ora che certe persone la piantassero con le insinuazioni al limite della denuncia. E aggiungo che certi leoni da tastiera che scrivono di me sui social sono stucchevoli e patetici. Le urne hanno confermato una sconfitta netta ed è inutile cercare di giustificarla attaccando il sottoscritto. Il risultato è talmente evidente che serve a poco».