25 Luglio 2022

MONZA – Armati di coltello e spranghe avevano messo in atto una vera e propria spedizione punitiva, aggredendo un gruppetto di giovani e ferendone sei. In questi giorni i carabinieri hanno arrestato i componenti della banda. Quattro di loro sono finiti ai domiciliari e uno ha l’obbligo di dimora. Per loto le accuse sono di lesioni in concorso aggravate dall'uso delle armi. I fatti risalgono allo scorso gennaio quando i militari erano intervenuti presso un bar della periferia sud di Monza, ove era stata segnalata una rissa con feriti. Le indagini, partite dall'analisi delle telecamere della zona e dall'incrocio delle numerose testimonianze raccolte, hanno consentito di ricostruire l'accaduto, ovvero una lite fra due comitive di giovani, nata all'interno del locale per uno sguardo di troppo e proseguita fuori. Gli indagati erano saliti a bordo di una Audi e, con manovre spericolate, avevano tentato di investire alcune persone. In seguito, avevano preso dal bagagliaio spranghe, un coltello e uno sfollagente, aggredendo i “rivali” e altri avventori, accanendosi indistintamente contro le vittime che erano crollate a terra tramortite dai colpi inferti.

Fondamentali per le indagini sono state anche le perquisizioni effettuate nell'immediatezza dei fatti, che hanno consentito di rinvenire gli indumenti utilizzati dagli indiziati nel corso dell'aggressione e l'analisi del traffico telefonico per localizzarne la presenza nei luoghi e negli orari compatibili con gli accadimenti di quella notte. Il Gip ha evidenziato di come si sia trattata di una violenta e indiscriminata aggressione, premeditata, accentuata anche dal tenore delle minacce con frasi tipo “è l'ultima volta che mettete piede qui dentro. Venite qui così vi sparo”. Tra le sei persone rimaste ferite da arma da taglio e per trauma cranico, una ha riportato una prognosi, superiore a 40 giorni.