02 Novembre 2022

MONZA - Aveva contratto un debito di circa 12mila euro a seguito dell’acquisto di hashish e maijuana e per saldarlo è stato costretto a compiere di tre ed effettuare delle consegne di droga per suo conto. Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2021 da parte dei carabinieri di Monza e sono partite dall’arresto di un 17enne che, armato di pistola aveva rapinato due supermercati e un tabaccaio. Il ragazzo aveva confessato ai militari di essere stato obbligato dal proprio fornitore di droga, dal quale aveva ritirato 2 chili e mezzo di marijuana. Inoltre ha fornito altri dettagli quali il fatto che il suo aguzzino era un lissonese di origini rumene che spacciava da casa tramite applicazioni quali Telegram e WhatsApp con il nickname “Dio”.

I militari hanno compiuto le opportune verifiche per assicurarsi che quanto detto dal minorenne corrispondesse a verità e sono riusciti a risalire all’identità del presunto spacciatore. Fondamentale, per la completa ricostruzione del quadro probatorio, l’analisi della copia forense del telefono in uso al rapinatore, che ha permesso di estrarre le chat fra i due protagonisti della vicenda. La lettura delle conversazioni intercorse fra l’indagato e il giovane rapinatore, infatti, ha evidenziato un fitto rapporto fra i due, caratterizzato da frequenti incontri finalizzati alla consegna di importanti quantitativi di droga, da qualche etto fino a oltre i due chili, che il 17enne aveva rivenduto sia per conto proprio che per quello dell’indagato stesso, che talvolta lo impiegava come corriere per poi decurtargli parte del debito pregresso.

Nel frattempo il rumeno era già stato arrestato per fatti analoghi. Nel corso della perquisizione era stato sorpreso in possesso di circa 300 grammi di hashish e marijuana, diverso materiale per il confezionamento e 6mila euro. I carabinieri del Nor di Monza hanno quindi eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane lissonese. Per lui c’è anche l’aggravante di aver consegnato droga a un minorenne.